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Visualizzazione dei post con l'etichetta politica

Nuovi significati di D.E.S.T.R.A.

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L'anno scorso avevo pubblicato 5 significati di D.E.S.T.R.A. Nei giorni scorsi me ne sono venuti in mente altri che ho pubblicato nei miei social e che, ora, riunisco qui.

5 significati di D.E.S.T.R.A.

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Il mese scorso ho postato sui social 5 possibili significati della “sigla” D.E.S.T.R.A. Li riunisco qui perchĆ© non vadano persi.

Insieme per un futuro migliore

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Parte dal dato biografico e familiare Elly Schlein nel suo La nostra parte edito da Mondadori nel 2022, sia per spiegare cosa le spinge a impegnarsi a livello politico; sia per rendere conto di come ha agito da parlamentare europea e da vice-presidente dell’Emilia Romagna. Un dato familiare “pesante” quello della Schlein: da parte di padre di famiglia ebrea dell’est Europa, emigrata negli Stati Uniti; e, da parte di madre, di famiglia fieramente antifascista e di sinistra (suo nonno materno era il senatore Agostino Viviani, noto soprattutto per la riforma del diritto di famiglia del 1975). Nata in Svizzera, Elly si ĆØ trasferita a Bologna dove si ĆØ laureata in Giurisprudenza e dove, durante gli anni di UniversitĆ , ha mosso i primi passi nel mondo della politica. Ciò che la spinge, si diceva, ha radici nei dati biografici: la Schlein, convinta europeista, si batte per la costruzione di una societĆ  più giusta ed equa per ogni essere umano, nella quale le questioni sociali e di cittadina...

La distorsione linguistica dei fascisti

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Forse dovremmo interrogarci più spesso sulla distorsione linguistica messa in atto dai fascisti; sulla loro abitudine a stravolgere i significati originali di certe parole e costruire, in tal modo, una neolingua dal sapore orwelliano. Io, nei giorni scorsi, ho diffuso nei miei social alcuni "pensierini a colori" nei quali ponevo delle domande. Ripropongo qui due di tali domande, perché mi paiono particolarmente significative.

Colpa loro, ben gli sta!

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Colpa loro, ben gli sta! Non lo dicono proprio usando queste parole, ma quasi. Eppure, anche se usano altre espressioni, il senso ĆØ questo: colpa loro, ben gli sta! E, allora,  colpa loro se muoiono per la libertĆ  sotto le bombe dei russi;  colpa loro se, fuggendo dalla fame e dalle guerre, muoiono affogati in pieno Mediterraneo;  colpa loro se vengono aggrediti da squadracce di fascisti perchĆ© difendono i valori della Costituzione. Se la sono cercata! Colpa loro perchĆ© noi colpe non ne abbiamo, mai; noi siamo nel giusto, sempre; noi siamo la legge e l’ordine; noi siamo i difensori della tradizione; noi siamo, e loro no. 

La fine delle oppressioni

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We matter. La fine delle oppressioni dell’attivista e politologa Emilia Roig , edito in Italia da Il Margine, ĆØ un libro fondamentale per capire i meccanismi distorti che regolano le nostre societĆ . In esso l’Autrice descrive le tre oppressioni ( capitalismo , patriarcato e razzismo ) che agiscono, spesso contemporaneamente, per difendere il potere delle classi dominanti e tenere soggiogate quelle persone che, per un motivo o per l’altro, sono pretestuosamente escluse dalla gestione delle societĆ  cui appartengono, seppure discriminate. La Roig descrive le oppressioni, con il fine dichiarato di decostruirle e combatterle , o, meglio, superarle per adottare un nuovo paradigma sociale in cui sia l’empatia a regolare i rapporti tra le persone e non la discriminazione come avviene oggi. Proprio la mancanza di empatia , infatti, fa sƬ che qualcun* possa davvero credere di essere superiore a un altro essere umano per il semplice fatto di appartenere a un gruppo sociale piuttosto che a un...

Bambocci viziati in campagna elettorale

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Questa mattina, durante il dormiveglia, mi sono chiesto la ragione per la quale la campagna elettorale in corso non mi appassiona neppure un po’. La risposta l’ho trovata nella percezione che ho dei politici in competizione tra loro: persone che, quando va bene, considero dei bambocci viziati per nulla in grado di affrontare e risolvere gli enormi problemi che abbiamo davanti agli occhi. Quando va male, poi, di alcuni di loro penso che siano il nulla elevato a potenza più impegnato a rincorrere i like sui social che a pensare alla Politica (quella con la maiuscola). Insomma, non c’ĆØ di che stare allegri!  Eppure, lo dico a scanso di equivoci, anche quest’anno mi recherò alle urne, e farò un grosso sforzo a non annullare la scheda con un disegnino osceno.

And the winner is…

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Nei mesi scorsi ho sottoposto ai frequentatori del mio canale Telegram alcuni nominativi di papabili Presidenti della Repubblica. La prima lista (del 28.10.21) conteneva i nomi di 8 donne ; la seconda (del 4.11.21) i nomi di 6 uomini e l’ultima (dell’11.11.21) i nomi dei 4 più votati delle precedenti due liste (le prime due donne e i primi due uomini). Ecco i risultati finali: And the winner is… Emma Bonino!

Le parole di Moro e quelle delle BR

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Raccontare in relativamente poche pagine (159 esattamente) le vicende relative al sequestro di Aldo Moro non ĆØ un’impresa facile. C’ĆØ riuscito assai bene Davide Serafino che in Il sequestro Moro edito da La Gazzetta dello Sport non si ĆØ “limitato” a ricostruire gli eventi più strettamente legati ai 55 giorni del sequestro, ma ha anche fatto sia una disamina delle teorie cospirazioniste nate negli anni successivi, e sia una “presentazione” dei maggiori contributi storiografici sull’intera vicenda. Nel suo saggio Serafino ha dato ampio spazio alle parole : sia quelle scritte da Aldo Moro durante la sua prigionia; sia quelle diffuse dalle Brigate Rosse tramite i loro comunicati. Ha posto l’accento - come giĆ  aveva fatto Leonardo Sciascia - sul fatto che dalle parole di Moro non si evince affatto che egli fosse menomato nella sua capacitĆ  di razionalizzare gli eventi. Anzi, Moro - assai lucidamente - ha percorso ogni strada che gli si apriva e prospettava al fine di poter sopravvivere...

Aldo Moro

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Il 9 maggio del 1978 le Brigate Rosse fecero ritrovare in via Caetani a Roma il corpo crivellato da 12 colpi di arma da fuoco di Aldo Moro (1916 - 1978). Il Presidente della DC Moro era stato rapito il 16 marzo di quell’anno e la gran parte degli italiani, per 55 giorni, era rimasta con il fiato sospeso, speranzosa che l’epilogo potesse essere, almeno nel caso di Moro, differente da quanto giĆ  era stato dato per certo al momento del “prelevamento” in via Fani a Roma da parte delle BR. Non fu cosƬ.

Il Futuro dell’UmanitĆ  va deciso adesso

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21 lezioni per il XXI secolo di Yuval Noah Harari edito in Italia da Bompiani ĆØ un libro importante, se non, addirittura, fondamentale per comprendere quali sfide epocali stanno coinvolgendo l’UmanitĆ  nel suo complesso . Sfide che vanno governate , se non si vuole rischiare che l’Uomo, cosƬ come ora lo si conosce, non esista più. La rivoluzione bio-tecnologica in atto e la crisi ecologica stanno mettendo in serio pericolo sia i corpi e le menti degli esseri umani, sia l’ecosistema in cui l’Uomo ĆØ sempre vissuto. Se non si vuole che l’UmanitĆ  sia travolta da cambiamenti che può ancora controllare, ĆØ necessario prendere delle decisioni a livello globale e metterle immediatamente in atto. Il tempo per procrastinare ĆØ terminato. Le decisioni devono essere prese a livello globale e la governance affidata a una nuova politica (anch'essa di tipo globale), molto semplicemente perchĆ© non solo sono decisioni che riguardano l’UmanitĆ  nel suo complesso, ma anche perchĆ© le organizzazioni ...

Sciascia esegeta di Moro

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Scritto “a caldo” in quel 1978 in cui Aldo Moro fu rapito e condannato a morte dalle Brigate rosse, L’affaire Moro di Leonardo Sciascia ĆØ un saggio illuminante che andrebbe letto e riletto non solo da quanti, a vario titolo, ancora oggi, si occupano del “caso”. Nel testo, Sciascia - con un acume non comune - analizza nel dettaglio le lettere (rese pubbliche) scritte da Moro durante la prigionia e indirizzate ai potenti della Democrazia Cristiana e ai propri familiari. Da esse, contrariamente all’opinione allora corrente, Sciascia, non solo riconosce la luciditĆ  di Moro , ma rileva il tentativo messo in atto dall’ostaggio di indicare agli inquirenti il luogo in cui era tenuto prigioniero . Lo fece, Moro, usando il suo linguaggio più tipico : quello del dire non dicendo. Sciascia, allora, sottolinea delle lettere dalla prigionia alcuni passaggi che appaiono incongrui , mettendo in evidenza come essi, nel linguaggio di Moro, stessero a indicare altro: ovvero, con ogni probabilitĆ , fosse...

L'orrore inizia con l'indifferenza

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Non si può non essere riconoscenti alla senatrice Liliana Segre per la sua instancabile opera di testimonianza, durata 30 anni, atta a tener viva la Memoria sugli orrori della Shoah. Memoria necessaria se ĆØ vero, com'ĆØ vero, che «Senza memoria il destino ĆØ segnato dagli altri» (Ferruccio de Bortoli); ovvero: un popolo che non coltiva la Memoria, ĆØ destinato a ripetere gli stessi errori, affidando la guida dello Stato a persone che non hanno a cuore nĆ© la Democrazia, nĆ© i Diritti Umani di tutti (cittadini e non) e neppure la difesa e tutela delle Differenze. Persone che, per consolidare il proprio Potere, creano Nemici. Nemici, perfino, della stessa etĆ  che, nel 1938, aveva la Segre (otto), quando, in ragione delle Leggi razziali emanate da Mussolini, divenne «l’altra», l’ebrea da cacciare dalla scuola. Il primo passo di un cammino atroce che la portò dritta nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, dal quale ĆØ miracolosamente uscita viva, terminata la guerra. ...

Europa, ultima chiamata

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Nel 2013 scrivevo che «L’Europa non si costruisce (solo) con l’adozione di una moneta unica comune, ma lo si fa, soprattutto, con l’abbattimento delle sovranitĆ  dei singoli Stati europei , causa di egoismi nazionali e di mancanza di solidarietĆ  tra cittadini.»  (→  Europa #1 ).  Oggi, sempre più convinto della necessitĆ  di un’UE politica e fortemente coesa , aggiungo che, forse, non ha senso un’Europa cosƬ allargata, comprendente Stati, appartenenti soprattutto all’ex blocco sovietico, che non hanno ben digerito i principi di solidarietĆ  su cui l’UE ĆØ nata e che la rendono, oggi più che mai, necessaria. Sono cosciente del fatto che anche in Italia, purtroppo, ci sono partiti sovranisti che spingono in modo sconsiderato verso un’uscita dall'Europa. Ma, sono altrettanto convinto che gli italiani, adeguatamente informati di fronte ai vantaggi di un’Europa davvero unita e agli svantaggi di un’uscita dell’Italia dall’UE, sapranno scegliere per il meglio, ossia,...

Mattarella contro chi divide

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Penso che il discorso di fine anno del Presidente Sergio Mattarella sia molto bello e lo leggo come un attacco a quanti diffondono odio e violenza . Voglio qui ricordare alcuni dei passaggi che mi hanno maggiormente colpito. 1. La ComunitĆ  ĆØ il Futuro comune Mattarella ha detto che «“comunitĆ ” significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa “pensarsi” dentro un futuro comune, da costruire insieme. [...] Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri.» rifiutando «l’astio, l’insulto, l’intolleranza, che creano ostilitĆ  e timore.». 2. I Buoni Sentimenti rendono migliore la SocietĆ  E ciò ha voluto sottolineare, specificando di essere consapevole che, per alcuni, questa ĆØ solo retorica dei buoni sentimenti…  E, poco più oltre, ha detto che «non dobbiamo aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra societĆ .» 3. La Sicurezza ĆØ Rispetto e Convivenza Ha, poi, specificato che «la sicurezza parte [...] ...