Il Pasolini privato di Dacia Maraini
Caro Pier Paolo di Dacia Maraini edito da Neri Pozza è un memoriale pubblico e intimissimo al contempo. Pubblico non solo perché pensato appositamente per essere dato alle stampe; ma anche perché molti dei fatti in esso narrati sono noti ( pubblici ), in ragione della notorietà di chi li visse. Intimissimo in quanto Dacia Maraini, nel redigere il memoir , ha attinto ai ricordi più cari e personali e - fatto che va ben oltre l’espediente narrativo - al sogno. Maraini, infatti, scrive una serie di lettere a Pier Paolo Pasolini , non solo attingendo ai ricordi ; non solo analizzando gli scritti dell’amico ; ma anche partendo da una serie di sogni e procedendo con la narrazione per mezzo di analogie e associazioni mentali. E proprio la frequenza con la quale Maraini inizia un capitolo descrivendo un sogno fa sì che chi scrive questa nota sia convinto che essi siano reali: Dacia, ancora oggi, sogna il suo carissimo Pier Paolo. Un amico strappatole da un barbaro omicidio (i cui autori ...