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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

L’Italia ripudia la guerra... per ora

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L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; [...]   [ Costituzione della Repubblica Italiana , art 11] La Camera dei deputati delibera a maggioranza assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari.   [ Riforma della Costituzione , aprile 2016, art. 78] La Camera dei deputati è eletta per cinque anni.  |   La durata della Camera dei deputati non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra. [ Riforma della Costituzione , aprile 2016, art. 60] In linea con il dettato costituzionale, finora l’Italia si è astenuta dal dichiarare guerra a fine di “offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.  Ha, invece, preso parte a “missioni di pace” in contesti fortemente regolamentati da risoluzioni internazionali.

Difficile anche quando è semplice

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Il cartello nella foto qui a fianco si trova all'interno di una grande e moderna struttura sanitaria, il nuovo ospedale di Bergamo. Il cartello (un totem) indica la direzione da prendere per recarsi ai negozi presenti all'interno dell’ospedale. Un elenco accompagnato da delle icone. La presenza delle icone credo sia dovuta non a un’esigenza estetica/decorativa, ma a una volontà di essere espliciti nella comunicazione anche verso coloro che non comprendono bene la lingua italiana e, in un ospedale, per vari motivi, sono tante le persone che non la afferrano appieno. Dunque, ben venga l’uso di icone chiare che semplificano ulteriormente un messaggio già di per sé semplice. Eppure, chi ha confezionato il cartello ha deciso che accanto alle parole “bar” e “ristorante” non fosse necessario mettere delle icone. Non si crede non ne abbia trovate di semplici e facilmente comprensibili da abbinare, in quanto una tazzina di caffè fumante per il bar e coltello e forchet

Come due adolescenti

Tuo figlio mi chiama zio mentre gioca con la madre. Apparecchio in giardino mentre governi la brace. Stanotte ho dormito qui. Accanto a te. Abbiamo fatto piano. Come due adolescenti.

La sovranità appartiene al popolo

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A volte ho l’impressione che il secondo comma del primo articolo della Costituzione della Repubblica Italiana da molti sia di difficile comprensione. Eppure esso è assai chiaro nella sua formulazione. Infatti recita “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Ecco, “ la sovranità appartiene al popolo ” e non agli eletti o al partito che ha vinto le elezioni.  No, al popolo. A tutto il popolo, anche, ad esempio, a quella parte di popolo che si riconosce nella parte politica di minoranza. In altre parole, la sovranità non appartiene a una parte dell’elettorato (neppure se essa rappresenta la maggioranza degli elettori), ma a tutto il popolo (e non solo a chi ha votato).

Sei bello e non lo sai

Ho il cuore in gola mentre ti guardo combattere. Il pubblico urla. La sposa tace. Negli spogliatoi ti guardo fare la doccia. Sei bello e non lo sai.  A casa mi orni della medaglia vinta e mi sussurri "Prendimi".

Favorevole all'eutanasia per tutti

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Sono sempre stato favorevole all’ eutanasia e, più passa il tempo, più si rafforza la mia convinzione che essa sia, tra le altre cose, un atto di grande umanità nei confronti di persone che, specie se soffrono di un male incurabile, hanno il diritto a una morte che non li strazi e non tolga loro gli ultimi bagliori di dignità e lucidità. Fino a oggi, ho sempre pensato, forse in modo superficiale, all’eutanasia come a una libera scelta di soggetti adulti. Oggi, però, si è verificato in Belgio il primo caso di eutanasia concessa a un minore (diciassettenne) e ho riflettuto sulla questione, ribadendo il mio sì incodizionato alla possibilità di scegliere una morte dignitosa.

Saggistica LGBT

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Recensioni a saggi e autobiografie che hanno per argomento tematiche e personaggi LGBT.

Turismo LGBT

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Interviste, articoli e recensioni che hanno per argomento il turismo pensato per le persone LGBT. 

Pronto Soccorso o Cappella?

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Si alzano le sbarre e l’auto può entrare nell’area dell’Ospedale di Bergamo (il Papa Giovanni XXIII ) dedicata al Pronto Soccorso. L’auto, oltre al guidatore, contiene una donna che sta male e il marito della donna. Lungo la strada che porta al Pronto Soccorso vero e proprio il guidatore nota una statua di Padre (san) Pio. Arrivati al portellone di ingresso del Pronto Soccorso la donna e il marito scendono, mentre il guidatore varca il portellone di uscita.  Fa 10 metri e si trova di fronte a una simil grotta nella quale una piccola figura femminile in ginocchio, mani giunte, prega una Madonna. Trovato un posteggio, il guidatore entra nella Sala d’attesa del Pronto Soccorso, si siede e di fronte a sé, attaccato alla parete, vede un crocifisso.

Le attese

Sul terrazzo godo  del fresco della sera e leggo qualche pagina. Al centro della stanza nudo in ginocchio aspetti. Rientro. Scarto il tuo regalo. Mi piace. Allungo i piedi. Non hai atteso invano. Una debole pioggia ci illude. A casa la sposa aspetta il tuo ritorno.

Nel canneto

Si consumano i grilli nel canneto. Si avvicina il campione e sussurra che la sposa ha preso sonno. Il sole è impietoso e l’aria ristagna. Il mio passero guizza tra le sue mani di sportivo. Gli insetti frenetici perlustrano le acque. Spengo il suo incendio mentre ripete parole oscene. Si consumano i grilli nel canneto.