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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Si scrive per la propria nicchia

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Si scrive e si pubblica per la propria ristretta cerchia di lettori; ossia per la propria nicchia e non per tutti . L’universalità della scrittura non esiste, perché non esiste un solo tipo di pubblico. Nel 2009 scrivevo che « la creazione di una nicchia è alla base del Web 2.0» .  Oggi non solo ribadisco il concetto, ma voglio fare un’affermazione che può suonare paradossale e controintuitiva: più si è unici e più si può incontrare la comunità di lettori con cui si vuole entrare in contatto. Purtroppo, molti confondono il fatto che il Web 2.0 offre la possibilità di far giungere i nostri messaggi potenzialmente a chiunque, con una sorta di obbligo a dover ampliare a dismisura la propria audience . E nel tentativo (vano) di arrivare a tutti, costoro si snaturano, finendo, in tal modo, per intercettare persone con le quali non hanno nulla in comune e con le quali non vogliono costruire relazioni. Ma una comunicazione che non porta alla nascita di una relazione tra le persone, è morta

Creare risorse utili alle persone | Il Google liquido di Taverniti

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Google non è più un motore di ricerca, ma un ecosistema. Lo spiega assai bene Giorgio Taverniti in Google liquido , edito da Hoepli. Si tratta di un volume che riunisce e sistematizza quanto, da anni, va ripetendo l’Autore durante la sua attività di divulgatore: la SEO ( Search Engine Optimization ) - intesa come un insieme di “trucchetti” atti a scalare posizioni nella pagina dei risultati di ricerca - non esiste più (ammesso sia davvero mai esistita). Taverniti stesso dichiara di avere «una missione»: [...] distruggere le cose che in questi anni hanno rovinato la bellezza della scrittura e creato una mentalità che in questo settore ha fatto non pochi danni. Ci sono persone che pensano di fare SEO perché un semaforo gli mostra il colore verde. Inutile, quindi, pensare che l’uso di certe “parole chiave” (le keywords degli addetti ai lavori); o l’uso arbitrario dei grassetti; o la lunghezza minima di uno scritto possano in qualche modo essere determinanti per Google: avverte, infatti

Il Futuro totalitario immaginato da Huxley

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Scritto da Aldous Huxley una trentina d’anni dopo il romanzo Il mondo nuovo , il saggio Ritorno al mondo nuovo analizza il presente degli Anni Cinquanta del Novecento, per immaginare un Futuro prossimo venturo. I due libri di Huxley sono intimamente collegati, tanto che il saggio fa continui riferimenti al romanzo, come ne fosse un seguito o un’enorme postfazione esplicativa. Come nel romanzo (distopico), anche nel saggio il Futuro immaginato da Huxley è assai negativo. Si tratta di un Futuro nel quale - per far fronte ai problemi causati dalla sovrappopolazione e dalla superorganizzazione conseguente ai progressi delle scienze applicate - si procede all’uniformazione dell’umanità e si instaura una tirannia totalitaria di tipo capitalistico (in Occidente) o di tipo comunistico (nelle aree di influenza dell’allora Unione Sovietica). Un Futuro in cui l’ élite al potere domina le masse non per mezzo del castigo e della violenta repressione (come in 1984 di Orwell), bensì con la ma

I social che uso di più e Zoho Social per gli altri

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Essendo presente in vari social, si può avere l’errata percezione che io usi molto quelli nei quali pubblico più spesso. In realtà, paradossalmente, i social che uso maggiormente , quelli dove passo il mio tempo, non sono quelli nei quali pubblico con maggiore frequenza , ma quelli che utilizzo sia per tenermi informato, e sia a fini di intrattenimento. I social che frequento quotidianamente Innanzitutto Flipboard che uso per leggere le news e dove condivido nei miei “magazine” sia le notizie che penso essere di interesse anche per chi mi segue, e sia alcuni dei contenuti che pubblico nei miei blog. Altrove ho spiegato il perché ritengo Flipboard un social e non un semplice aggregatore di notizie.  YouTube , invece, lo uso soprattutto per guardare video in cui si parla di produttività e cultura in genere. Non mancano, tra i canali che seguo, anche quelli di intrattenimento, ma sono minoritari rispetto agli altri. Instagram , infine, lo uso principalmente come fonte di intratteniment

Citato dall'astrofisico Marco Castellani

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Capita abbastanza di sovente che uno dei miei testi venga citato negli scritti altrui (sia cartacei, sia online). Capita anche, ma meno frequentemente, che un mio articolo venga riprodotto nella sua interezza in un sito scritto e gestito da altri. E, a tal proposito, come non ricordare quando il Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo ha voluto ripubblicare un mio articolo sul suo sito ?!?   Quando vengo a conoscenza di una benevola citazione, oltre a provare un certo orgoglio che non mi pare il caso di tacere, condivido “la scoperta” nei miei social o la segnalo nella mia Rassegna stampa o nella mia newsletter . Oggi - grazie a una semplice ricerca su Google - ho scoperto di essere stato citato in un suo articolo dall’astrofisico Marco Castellani . Non mi era mai capitato di essere citato - e, per di più, in modo molto più che lusinghiero - da un astrofisico! Lo scienziato ha citato un mio scritto su Glasp . Grazie !!!

Addio Presidente Pozzi

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Ho appena appreso da “L’Eco di Bergamo” della morte di Leonida Pozzi. Scrivo a caldo e sull’onda dell’emozione. Ricordo Leonida Pozzi con affetto. Sì, con affetto.  Un uomo distantissimo da me per tante ragioni (a partire dalle posizioni politiche diametralmente opposte), ma con il quale mi sono sempre sentito a mio agio. Fu lui a volermi al Centro Servizi Bottega del Volontariato , prima come ufficio stampa e, poi, come direttore. Con il Presidente Pozzi ho discusso più di una volta, ma con lui sono sempre riuscito a trovare quei punti di convergenza che ci hanno sempre consentito di andare avanti nel nostro percorso. Ci guidava lo “spirito di missione”: quella di essere accanto alle persone che volontariamente e gratuitamente donano se stesse agli altri. Addio Presidente Pozzi, ti ricorderò sempre con affetto.   Danilo Ruocco, Leonida Pozzi e Bruno Bozzetto