Sento spesso usare il termine “Uguale” al posto di “Identico”, come se le due parole avessero pari significato. Ma “Uguale” e “Identico” non sono termini intercambiabili, in quanto “ Identico ” significa «Interamente uguale» (s.v. Identico , in V ocabolario Treccani online ); o, come si direbbe in linguaggio giuridico, “copia conforme all'originale”. Forse la confusione terminologica tra “Uguale” e “Identico” deriva da un improprio uso linguistico della logica matematica per la quale se A = A e B = B, allora ne consegue che A ≠ B, dove i simboli = (uguale) e ≠ (diverso), graficamente, indicano, in realtĆ , ciĆ² che ĆØ identico (=) , ossia uguale al 100% e ciĆ² che non-ĆØ-identico (≠) , ossia diverso completamente o solo in parte. Ma, nei fatti, pur A differendo da B, spesso A puĆ² essere uguale a B proprio in quanto non-identico a B . “ Uguale ”, infatti, indica tutto ciĆ² «Che nella natura, o nell'aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente da un altro ...