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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

Pulpiti, armadi e racconti

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Penso che una persona pubblica dovrebbe anche essere una persona trasparente e dovrebbe agire sempre di conseguenza, ovvero, dovrebbe “fare ciĆ² che dice”. Penso che per le persone pubbliche anche il loro privato debba essere pubblico. Chi decide di salire su un pulpito per mettersi a predicare, credo debba dimostrare di essere onesto intellettualmente e non debba mai ricorrere all'abusato “fate come dico, ma non fate come faccio”. Credo che la predica debba sempre venire da un pulpito che non nasconde armadi pieni di scheletri. Sono convinto che gli armadi delle persone pubbliche debbano sempre poter essere aperti e raccontati. Ritengo che sia dovere della stampa aprire quegli armadi e documentarne il contenuto. Armadi chiusi, racconti censurati e predicatori opachi sono il cancro delle democrazie libere e civili.

Percorsi paralleli che si intrecciano

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Capita spesso che si intraprendano percorsi (di vita, di scrittura...) che, all’inizio, sembrano paralleli. Spesso tali percorsi restano paralleli per anni e non si incontrano mai. D’altra parte, ognuno di noi ha interessi multipli che ĆØ giusto che siano coltivati anche l’uno indipendentemente dall’altro. Spesso, perĆ², percorsi che nascono paralleli si incontrano e si intrecciano. Ecco qualche esempio di scrittura che ho pensato indipendentemente l’uno dall’altro e che oggi, nella mia mente si stanno intrecciando: Trasparente sempre Outing e VisibilitĆ  La nausea Pulpiti, armadi e racconti

11 settembre 2001

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Forse tutti, sicuramente moltissimi, ricordano cosa stavano facendo durante l’attacco alle Torri gemelle dell’ 11 settembre 2001 . Io lo ricordo come fosse ieri, nonostante i 10 anni che ci separano da quel giorno. Con un gruppo di colleghi dovevamo festeggiare il nostro primo anno di lavoro presso il CSV di Bergamo e ci eravamo dati appuntamento presso la sede provinciale che, all’epoca, era in via Broseta. Mentre stavo per raggiungere l’ufficio, mi squillĆ² il cellulare: era una mia cara amica che mi suggeriva di accendere la TV e di guardare cosa stava succedendo a New York. Appena varcai la soglia dell’ufficio mi resi conto che tutti erano giĆ  davanti alla TV e quello che vidi mi raggelĆ².  Restai impietrito per qualche istante e, sulle prime, pensai a un tragico incidente aereo.  Poi l’impatto del secondo velivolo contro l’altra Torre fece diventare certezza il sospetto che pian piano si era ingigantito dentro di me: stavamo assistendo a un attacco terroristico. A un certo punto

Un’altra manovra ĆØ possibile anche a Bergamo

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Questa mattina, anche a Bergamo, si ĆØ svolta la manifestazione indetta dalla CGIL in occasione dello sciopero generale per protestare contro la manovra economica.  Dai primi dati, al corteo avrebbero partecipato 3000 persone. Ho seguito la prima parte del corteo e ho scattato qualche foto. Tra l’altro, al corteo ho incontrato un mio caro amico (Marcello Belotti) che vive a Barcellona!

Non fumo, nonostante le apparenze

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Non fumo e non ho mai fumato, dunque chi mi ha scattato questa foto all'inizio di gennaio del 1990 a New York mi ha chiesto esplicitamente di tenere la sigaretta in mano e di mettermi in quella posa.  ChissĆ  mai perchĆ© e chissĆ  chi era che mi stava facendo quelle foto (questa che pubblico ĆØ solo una tra quelle che oggi ho trovato rovistando tra vecchie immagini).

Saper scrivere ĆØ sempre piĆ¹ importante

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Saper comunicare tramite un testo scritto diventa di giorno in giorno sempre piĆ¹ importante. Se, infatti, fino al decennio scorso, scrivere era attivitĆ  tipica di un relativamente ristretto numero di persone, oggi non c’ĆØ praticamente persona che non scriva per comunicare. Infatti, si usa la scrittura per mandare sms ed e-mail, ma anche per pubblicare post o aggiornare il proprio “stato” su Facebook. Saper scrivere vuol dire anche sapere adeguare la propria scrittura alle diverse occasioni nelle quali essa ĆØ essenziale. Scrivere un sms, infatti, ĆØ intuitivamente cosa diversa dallo scrivere una relazione aziendale, cosƬ come pubblicare un Tweet ĆØ cosa diversa da scrivere un sms, per quanto il numero di caratteri sia piĆ¹ o meno lo stesso. Per poter scrivere bene nelle diverse occasioni ĆØ importante conoscere le diverse regole che i vari tipi di scrittura richiedono affinchĆ© il destinatario del messaggio scritto sia in grado di comprendere quanto trasmessogli. PuĆ² essere ut