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Distopie al governo | L'estrema destra 2.0

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«Non v’è dubbio, [...] che una delle paure ricorrenti degli ultimi anni nel mondo occidentale sia quella di un futuro contrassegnato da governi autoritari e populisti, dal declino delle democrazie liberali, dalla fine dello Stato di diritto e persino dal ritorno del fascismo. [...] Le distopie del futuro sono, in larga misura, ormai parte della realtà che ci tocca vivere.». Così si esprime lo storico Steven Forti in Estrema destra 2.0 pubblicato in Italia da Castelvecchi per la traduzione di Marcello Belotti e lo stesso Forti. Un giudizio che, a coloro che tendono a sminuire la situazione, può sembrare eccessivo; ma agli altri mette paura. Un giudizio che Forti spiega dettagliatamente nel corso del suo saggio nel quale, appunto, analizza quella che lui definisce “estrema destra 2.0” e che tiene a sottolineare è diversa dal fascismo storico, quello, per intenderci, che prese il potere tra le due Guerre mondiali. Il “2.0” accanto a “estrema destra” non è casuale: quella attuale è una d...

Fenomenologia dell'odio neofascista nell'Europa del XXI secolo

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Tutti i colori del nero. L’estrema destra nell’Europa del XXI secolo di Jordi Borràs , edito in Italia da Castelvecchi, è un saggio che fotografa l’ondata di estrema destra che sta investendo l’Europa negli ultimi anni. L’Autore, fotoreporter di professione, per più di un decennio si è dedicato a fotografare le manifestazioni dell’estrema destra in buona parte d’Europa e a descriverne di ognuna lo svolgimento, i partecipanti, i riti e i simboli esibiti. Ne è risultata un’immagine piuttosto unitaria, seppur variegata nelle “sfumature” del nero: “l’Internazionale dell’odio” (come la definisce Borràs), infatti, si manifesta ovunque più o meno nella stessa maniera, sfoggiando una simbologia che si richiama, in modo più o meno esplicita, a quella imposta dai fascisti e nazisti del Novecento. I partecipanti alle manifestazioni indette da partiti e gruppuscoli di estrema destra, poi, hanno quasi tutti gli stessi atteggiamenti aggressivi e, più o meno, lo stesso outfit; e, manco a dirlo, il...

Il Pasolini privato di Dacia Maraini

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Caro Pier Paolo di Dacia Maraini edito da Neri Pozza è un memoriale pubblico e intimissimo al contempo. Pubblico non solo perché pensato appositamente per essere dato alle stampe; ma anche perché molti dei fatti in esso narrati sono noti ( pubblici ), in ragione della notorietà di chi li visse. Intimissimo in quanto Dacia Maraini, nel redigere il memoir , ha attinto ai ricordi più cari e personali e - fatto che va ben oltre l’espediente narrativo - al sogno. Maraini, infatti, scrive una serie di lettere a Pier Paolo Pasolini , non solo attingendo ai ricordi ; non solo analizzando gli scritti dell’amico ; ma anche partendo da una serie di sogni e procedendo con la narrazione per mezzo di analogie e associazioni mentali. E proprio la frequenza con la quale Maraini inizia un capitolo descrivendo un sogno fa sì che chi scrive questa nota sia convinto che essi siano reali: Dacia, ancora oggi, sogna il suo carissimo Pier Paolo. Un amico strappatole da un barbaro omicidio (i cui autori ...

Quando i dati discriminano

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Esiste il pregiudizio che i dati siano neutri e oggettivi. Si tratta di una generale e comoda convinzione che le classi dominanti alimentano per poter determinare politiche che non vadano a ledere i loro vantaggi, giustificandole, appunto, mostrando i dati . Ma i dati non sono neutrali, bensì situati . Come ben spiega Donata Columbro nel suo Quando i dati discriminano edito da Il Margine, «I dati grezzi, cioè ancora non elaborati dagli esseri umani, puri, naturali, non esistono.».  In altre parole: «Il dato non nasce tale, ma lo diventa se mi fermo a osservare qualcosa che voglio quantificare.». E decidere si raccogliere un dato a scapito di un altro è già operare una discriminazione di cui si deve essere consapevoli. A tal riguardo, già nel 2011, Johanna Drucker aveva proposto di sostituire la dizione dato con capta (ossia catturato), proprio per mettere in evidenza l’importanza, durante l’osservazione di un fenomeno, dell’operazione di raccolta delle informazioni e della ...

La voce di Patrick Zaki

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La voce di Patrick Zaki non è stata zittita dal regime egiziano; anzi, ora risuona più forte. Ne è consapevole lo stesso Zaki che lo dichiara apertamente nel libro che, assieme ad Anna Maria Lorusso , ha scritto per ricostruire la sua vicenda. Una voce, la sua, che intende continuare a mettere a servizio della lotta per i riconoscimenti dei diritti e per la tutela degli stessi. Sogni e illusioni di libertà. La mia storia , edito da La nave di Teseo, è un libro da leggere non solo per sentire dalla viva voce di Zaki come ha vissuto i quasi due anni di detenzione nelle carceri egiziane, ma anche per farsi un’idea più precisa di cosa voglia dire essere un attivista per i diritti umani in un regime come quello egiziano. L’attività politica di Patrick Zaki è iniziata assai presto: dai primi anni di Università e, poi, con la Rivoluzione del 2011, quando Patrick, che è nato nel 1991, aveva solo 20 anni. All’inizio era mosso dal desiderio di poter migliorare le condizioni di vita dei cristiani...

La Bibbia non parla di Dio

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La Bibbia non parla di Dio di Mauro Biglino edito da Mondadori è un saggio da leggere con molta attenzione. In esso l’Autore - già traduttore dall’ebraico per le Edizioni Paoline - procede a una lettura letterale del testo e “fa finta che” le informazioni in esso contenute siano dati storici oggettivi e non metafore da interpretare. Ne risulta un testo lontano da quello veicolato dai teologi della tradizione giudaico-cristiana e capace di indicare una “verità altra” sia rispetto a quella affermata dai creazionisti, e sia rispetto a quella teorizzata dagli evoluzionisti. In pratica, Biglino afferma che la Bibbia , in realtà, parla del rapporto tra gli Elohim e i loro Adam; ossia tra un gruppo di colonizzatori tecnologicamente avanzato (gli Elohim) e i discendenti di una specie da loro ibridata geneticamente (gli Adam). Rapporti tanto stretti da prevedere non solo la sudditanza degli Adam nei confronti del gruppo dominante degli Elohim, ma anche casi di consanguineità tra i due gruppi....

Il fu Ettore Majorana

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Il caso Majorana del professor Erasmo Recami (1939 - 2021), pubblicato nel 2011 per i tipi della Di Renzo Editore, presenta al lettore, spesso per la prima volta, documenti, lettere e testimonianze relative alla vita e, soprattutto, alla scomparsa di Ettore Majorana . Tale materiale è preceduto da un’ampia dissertazione di Recami nella quale il “caso” è ricostruito e analizzato sotto diversi aspetti, partendo proprio dai documenti, dalle testimonianze raccolte e dalle lettere inedite rinvenute dal professore nel corso di tre decenni di ricerche. Tale materiale porta Recami a non credere all’ipotesi del suicidio di Majorana, o del suo rapimento a fini spionistici (si ricordi che Majorana era un genio della fisica quantistica) , ma convince Recami che il giovane fisico abbia voluto volontariamente allontanarsi dal suo ambiente, per darsi la possibilità di intraprendere una nuova vita, per lui più autentica. Una «fuga» (così la definisce Recami) in parte ispirata dal Fu Mattia Pascal ...