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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

Quando i dati discriminano

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Esiste il pregiudizio che i dati siano neutri e oggettivi. Si tratta di una generale e comoda convinzione che le classi dominanti alimentano per poter determinare politiche che non vadano a ledere i loro vantaggi, giustificandole, appunto, mostrando i dati . Ma i dati non sono neutrali, bensì situati . Come ben spiega Donata Columbro nel suo Quando i dati discriminano edito da Il Margine, «I dati grezzi, cioè ancora non elaborati dagli esseri umani, puri, naturali, non esistono.».  In altre parole: «Il dato non nasce tale, ma lo diventa se mi fermo a osservare qualcosa che voglio quantificare.». E decidere si raccogliere un dato a scapito di un altro è già operare una discriminazione di cui si deve essere consapevoli. A tal riguardo, già nel 2011, Johanna Drucker aveva proposto di sostituire la dizione dato con capta (ossia catturato), proprio per mettere in evidenza l’importanza, durante l’osservazione di un fenomeno, dell’operazione di raccolta delle informazioni e della situ

Io c'ero | Foto ricordo #3

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Si dice non ci sia due senza tre: ecco, allora, che, dopo Io c’ero | Foto ricordo e Io c’ero | Foto ricordo #2 , non poteva mancare la terza puntata! In questi ultimi giorni, ho recuperato dal Web (da siti e dai social) alcune foto di eventi a cui ho partecipato, che mi piace riprodurre qui, che è, anche, il mio luogo della memoria condivisa. Si tratta di tre eventi molto distanti tra loro nel tempo. Il primo è la mia partecipazione come giurato al Premio Mediastars che si occupa di valutare le migliori campagne pubblicitarie; mentre gli altri due sono delle presentazioni di libri a cui ho partecipato come relatore. 📌  Premio Mediastars XVI edizione , Milano, 23 novembre 2011 La giuria al completo La presentazione del giurato Danilo Ruocco sul sito del Premio Mediastars 📌  Presentazione di Waiting di Sergio Cotti , Bergamo, 10 febbraio 2014 Danilo Ruocco e Sergio Cotti 📌  Presentazione di Ho imparato a usare le ali toccando cieli infiniti di Ornella Ventura , Bergamo, 3 giugno

Marco Lorenzi

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Considero Marco Lorenzi (classe 1983) uno dei registi più interessanti del panorama teatrale italiano. A capo della compagnia Il Mulino di Amleto , Lorenzi non sceglie per essa un repertorio “scontato”, ma presenta, con essa, al pubblico lavori poco o per nulla frequentati dalle nostre compagnie. Il suo lavoro di regista si concentra sia sugli attori, sia sulla scena. Per quanto attiene agli attori , la sua è un’azione che tende a esaltarne le caratteristiche e le qualità, puntando molto sulla fisicità degli interpreti, chiamati non solo a interagire tra loro, ma, spesso, a impossessarsi dello spazio scenico . Quest’ultimo, da Lorenzi, è “modellato” al punto da diventare un “segno forte” dei suoi spettacoli: un elemento da cui non si può prescindere per una interpretazione dello spettacolo.