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Visualizzazione dei post con l'etichetta Facebook

L'inchiesta su Facebook

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Le giornaliste del “New York Times” Sheera Frenkel e Cecilia Kang sono le autrici di Facebook: l’inchiesta finale edito da Einaudi nel 2021. Si tratta di un saggio che presenta al lettore il lavoro davvero colossale e approfondito che le due autrici hanno svolto nel corso di anni, intervistando centinaia di persone legate a Facebook e analizzando gli eventi che hanno coinvolto la societĆ . Dall’indagine ne esce un quadro che dipinge Facebook con colori scuri e inquietanti: il social network, a detta delle autrici, sarebbe una societĆ  che persegue i profitti e il potere a tutti i costi. Una societĆ  nella quale non ci si farebbe scrupoli a calpestare il diritto alla privacy degli utenti, messi, peraltro, a rischio anche dal lato della loro sicurezza personale. Una societĆ  per la quale il perseguimento degli obiettivi (i profitti e il potere) possono anche andare contro i più alti e comuni interessi di difesa dei sistemi democratici globali. Gli esempi portati dalle autrici a supporto de...

La para-realtĆ  del Metaverso

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Dal social network al Metaverso Il modello di business di Meta sta progressivamente mutando e Facebook passerĆ  abbastanza velocemente dall’essere un social network nel quale si monetizza grazie alle inserzioni pubblicitarie dei clienti, all’essere un Metaverso in cui si monetizzerĆ  grazie agli acquisti effettuati direttamente dagli avatar. Per indurre gli avatar a spendere sarĆ  necessario dare loro dei validi motivi per farlo e ciò, necessariamente, ĆØ legato a doppio filo sia alla sfera delle esperienze , sia a quella della percezione del sĆ©. Esperienze e percezione nella para-realtĆ  Gli avatar faranno, dunque, esperienze e avranno una percezione e rappresentazione del sĆ© che indurrĆ  agli acquisti. Esperienze talmente coinvolgenti che si potrĆ  parlare di una para-realtĆ  (ossia di una realtĆ  parallela a quella fisica dei corpi biologici), nella quale il proprio avatar sarĆ  immerso. Una para-realtĆ  che sarĆ , via via, sempre più strettamente intrecciata alla realtĆ  fisica, fino a quan...

Come userò il Metaverso

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Ancora non c’ĆØ, eppure io giĆ  immagino come userò il Metaverso che i grandi colossi del Web ( non solo Facebook ) stanno progettando. Credo che lo utilizzerò per fare esperienze dirette e incontri in simultanea . Ho volutamente usato le espressioni “esperienze dirette” e “incontri in simultanea” per sottolineare come il mio utilizzo del Metaverso sarĆ  assai differente da quella che oggi ĆØ la mia esperienza sui social. Io ho intenzione di avvalermi del mio avatar per completare e accrescere il mio corpo biologico. Tento di spiegarmi meglio con qualche esempio: per avere esperienza diretta della vita quotidiana nell’Antica Roma o di qualsiasi altra epoca passata che mi incuriosisce, potrò andarci con il mio avatar; per incontrare amici che vivono in cittĆ  diverse dalla mia, avrò uno spazio in cui invitare i loro avatar a fare quattro chiacchiere in simultanea; per partecipare a eventi culturali e a riunioni di lavoro spesso userò il mio avatar, soprattutto per risparmiare sui costi...

Venduti al migliore offerente

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Il capitalismo della sorveglianza di Shoshana Zuboff ĆØ un saggio fondamentale per comprendere appieno la nostra contemporaneitĆ  e, per tale motivo, ĆØ spietato sia nell’analisi dei nostri comportamenti, e sia nella descrizione delle strategie messe in atto dai capitalisti della sorveglianza per affermare il loro dominio su tutti noi. Comportamenti, i nostri, costantemente tenuti sotto osservazione dai capitalisti della sorveglianza come Google , Facebook , Amazon e altri, i quali, non solo li conoscono nei minimi dettagli, ma li formano.  Infatti, ci manovrano a distanza come fossimo dei burattini nelle loro mani e noi neppure ce ne accorgiamo. Ogni nostro comportamento viene tracciato, analizzato, memorizzato e noi lasciamo fare in quanto, con il tempo, ci siamo assuefatti a tale abuso. La nostra passivitĆ , quindi, ĆØ loro complice, in quanto lascia loro campo libero. E loro non solo ci tracciano, ci analizzano, ci conoscono profondamente e ci indirizzano nelle scelte , ma ci...

Torno su Meta/Facebook (con calma)

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Mark Zuckerberg annuncia Meta Chi mi segue sa che lo scorso gennaio avevo detto addio a Facebook . Per mesi ne sono rimasto fuori; cosƬ come per mesi non ho usato WhatsApp. Oggi, sull’onda dell’annuncio del cambio di nome e prospettive del Gruppo Facebook (ora denominato Meta e tutto spinto verso la creazione del Metaverso ), ho deciso - mosso dalla curiositĆ  di vedere che succederĆ  - sia di riattivare WhatsApp; e sia di riaprire alle richieste di amicizia il mio profilo Facebook . Torno a Meta/Facebook, ma con calma… e sperando di non pentirmene troppo presto… 

Sei mesi senza Facebook

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Sei mesi fa ho lasciato Facebook. Non ne sono per nulla pentito!  Anzi! Come ho spiegato in Il tempo ritrovato lasciando Facebook , l’essermi allontanato da tale social network mi ha dato la possibilitĆ  di potermi dedicare, con la dovuta attenzione, ad altre attivitĆ  che reputo assi più interessanti di ciò che Facebook ha da offrirmi. Qui, però, non voglio ripetere quanto ho giĆ  scritto nel post menzionato, per cui ti invito ad andare a leggerlo! Quello che mi pare opportuno aggiungere ora ĆØ relativo a un aspetto che non avevo preso in considerazione sei mesi fa, forse perchĆ© non mi era del tutto chiaro. L’essermi allontanato da Facebook ha giovato anche alla mia salute : mi sento, infatti, meno ansioso e oppresso: non sono più “perseguitato” dalle continue notifiche di Facebook; ho, quindi, notevolmente aumentato la mia capacitĆ  di concentrazione; non sono più in costante contatto con la parte negativa della Rete; quella, cioĆØ, abitata da troll frustrati e pronti a litigare su tut...

Il tempo ritrovato lasciando Facebook

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Chi mi segue sa che dal 18 gennaio ho lasciato Facebook .   Mi pare giusto - tre mesi dopo - fare un primo bilancio della decisione presa. Anticipo - ma credo lo si capisca fin dal titolo - che la considero positiva. Infatti, lasciando Facebook ho “ritrovato” molto di quel tempo che la piattaforma mi aveva tolto. Facebook - molto più di altri social - sembra progettato per fare in modo che l’iscritto resti sulla piattaforma il più a lungo possibile, purtroppo proponendogli spesso materiali di basso livello qualitativo*. L’obiettivo di questo post, però, non ĆØ quello di analizzare i meccanismi con i quali Facebook monopolizza l’attenzione degli iscritti. L’obiettivo ĆØ, invece, quello di dare dei suggerimenti su come spendere meglio il proprio “tempo ritrovato”, elencando - a mo’ di esempio - alcune delle attivitĆ  che ho personalmente intrapreso in questi tre mesi. ✅ In seguito al consiglio datomi da Nathan BonnƬ , mi sono iscritto ad Academia .  Si tratta di una piattaforma ne...

Come uscire da Facebook mantenendo il proprio account

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Capita di non trovarsi più bene in un posto, magari frequentato senza problemi per anni. A me, ultimamente, ĆØ capitato troppo spesso di sentirmi fuori luogo su Facebook.   Allora ho deciso di uscirne, non senza, per mesi, aver tentato, senza successo, di modificare le cose. Uscire da Facebook può essere semplicissimo se non si ha necessitĆ  di conservare il proprio account: basta andare nelle impostazioni e cancellare l’account e il problema ĆØ risolto. Più complicato, invece, se si ha l’esigenza di mantenere attivo il proprio account. L’account attivo può servire, ad esempio, per gestire le Pagine Facebook di cui si ĆØ amministratori. Oppure per accedere a quei servizi ai quali ci si era registrati usandolo come credenziale.  O, anche, per mantenere il controllo sul proprio nome. Per mantenere attivo il mio account , ho preferito percorrere una strada diversa da quella “canonica” e ho agito come segue: — Nelle impostazioni ho settato tutto ciò che era possibile settare con l’op...

YouTube è il social più utilizzato dagli italiani

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Ieri il CENSIS ha reso pubblico il 16esimo Rapporto sulla comunicazione I media e la costruzione dell’identitĆ  da cui emergono dati interessanti per chi si occupa di comunicazione in genere. Il dato che qui si vuole mettere in evidenza ĆØ che YouTube ĆØ il social media più utilizzato dagli italiani, seguito a ruota da Facebook . Vedendo nel dettaglio i dati di utilizzo, si scopre che nel 2016 YouTube era utilizzato dal 46,8% degli utenti che salgono al 56,7% nel 2019; mentre Facebook, nello stesso arco di tempo, subisce una lieve flessione. Da tenere presente, poi, che Instagram passa dal 16,8% del 2016 al 35,9% del 2019. Per quel che riguarda la fascia di etĆ  che va dai 14 ai 44 anni (ossia quella dei giovani e dei giovani adulti) va detto che YouTube ĆØ utilizzato dal 76,1% dei giovani tra i 14 e i 29 anni e dal 73,1% degli adulti tra i 30 e i 44 anni; mentre gli utenti di Facebook che hanno tra i 14 e i 29 anni sono il 60,3% e quelli tra i 30 e i 44 il 75,8%....

Ecco perchƩ il nuovo Facebook non ti piacerƠ

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Lo sai, ĆØ stato ripetuto anche ai TG: Facebook sta cambiando l’algoritmo . Cosa esattamente vorrĆ  dire, non ĆØ facile dirlo. In pratica, da quello che si ĆØ capito, nella tua bacheca vedrai comparire più spesso i post pubblicati dai tuoi parenti e amici e molto meno spesso quelli condivisi da testate giornalistiche, blogger et similia . Il perchĆ© Facebook abbia fatto questa scelta non si sa chiaramente, al di lĆ  della dichiarata intenzione di tornare alle origini, ovvero a quando Facebook era una piattaforma pensata per aiutare le persone a ritrovare i loro vecchi amici e farli restare in contatto. Poi Facebook, con il passare del tempo, ha cambiato mission e ha trascurando, evidentemente, la sua ragion d’essere…  In questi ultimi anni, la piattaforma si ĆØ trasformata, per milioni di persone, nella principale fonte di notizie ( fake news a parte) e, per altri milioni di persone, Facebook ĆØ diventato sinonimo di Web . Questo perchĆ© gli iscritti nelle loro bachech...

Il sesso degli angeli | Le discussioni su Facebook

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Da tempo ormai Facebook ĆØ diventato il posto delle discussioni tanto accalorate quanto inconcludenti. Le persone si dividono in fazioni e portano avanti le loro posizioni senza avere la reale intenzione di confrontarsi con la controparte, ma solo cercando lo scontro , nella (vana) speranza di imporre la propria opinione a mo’ di veritĆ  rivelata. Chiaramente, tali persone non hanno ben chiaro il fatto che le loro (come quelle di tutti) sono soltanto opinioni e non, appunto, veritĆ , non fosse altro perchĆ© la VeritĆ  (quella con la V maiuscola) non esiste (questa ĆØ la mia opinione, ovviamente). Ecco, allora, il proliferare quotidiano di discussioni , il più delle volte inutili, nelle quali si passano ore a discutere del famoso sesso degli angeli (come se esistessero effettivamente, gli angeli, e fosse determinante conoscerne il sesso!). Discussioni in cui, a volte, si viene tirati in ballo dai partecipanti in qualche loro commento. A quel punto, se si sceglie di partecipare,...

Diario di un esperimento su Facebook

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Si sa che Facebook mostra sulla bacheca dei propri utenti i post in base all'uso che ognuno fa del social, assecondandone i gusti. In altri termini, Facebook mostra a ogni iscritto quei post che, presumibilmente, gradisce vedere, in quanto o pubblicati dalle persone con cui interagisce maggiormente, o perchĆ© affini ad altri post che hanno ottenuto in precedenza il suo gradimento. Facebook dĆ  per scontato un uso coerente del mezzo e lo incoraggia. Ma che succede se se ne fa un uso incoerente? Ovvero, che succede se si mette un Like a un post di un utente e poi si chiede a Facebook di non mostrare più i post di quel medesimo utente? Che succede se si sceglie di non seguire più tutti o quasi tutti i propri “amici”? E come reagiranno i propri “amici” nel momento in cui si accorgono che non li si segue più? 6.01.17 Inizio a chiedere a Facebook di non seguire più molti dei miei amici. Facebook avverte che resterò comunque “amico” di quell’utente, ma i suoi...

Sul Web la Censura ĆØ di casa

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Giustamente c’ĆØ stata un’ondata di indignazione generale per il fatto che alcune statue esposte ai Musei Capitolini di Roma sono state censurate, nel modo noto a chiunque, in occasione della visita del Presidente iraniano Hassan Rouhani . La censura nei confronti della rappresentazione del corpo umano che quelle statue danno ĆØ un fatto di inaudita gravitĆ  per una serie di motivi, tra i quali basti ricordare il fatto che, censurando quelle statue si ĆØ, di conseguenza, censurata tutta la nostra (dell’Occidente) identitĆ  culturale (e scusate se ĆØ poco!). Ciò che però si tace ĆØ il fatto che, sul Web che tutti noi occidentali frequentiamo con assiduitĆ , la censura della rappresentazione del corpo umano ĆØ attuata, dai grandi operatori del settore, con sistematica solerzia. Lo sanno bene tutti i fotografi di nudo (maschile e femminile) a cui ĆØ impedito di pubblicare sui social network le loro fotografie (in molti casi vere e proprie opere d’arte), perchĆ© i  social  pi...