Penso che il gusto estetico vada educato costantemente. Per sgrossare il gusto bisogna leggere, guardare, ascoltare, indirizzando le proprie scelte verso opere pensate per un pubblico colto e raffinato. Ovviamente, tutte le opere di rilievo hanno piĆ¹ di un livello di “lettura” e ogni fruitore comprende un’opera e la gusta, “facendola sua”, in base alla propria preparazione culturale. E, naturalmente, piĆ¹ la preparazione culturale del fruitore ĆØ elevata, maggiore ĆØ la sua capacitĆ di capire l’opera e “appropriarsene” o “rifiutarla”. Un fruitore colto, diversamente da quello impreparato, ĆØ in grado di penetrare l’opera, andando ben al di lĆ di una esperienza superficiale che, il piĆ¹ delle volte, non va oltre una reazione emotiva e, quindi, irrazionale. Ovviamente, la crescita personale del fruitore gli permette di ritornare periodicamente sui propri giudizi a distanza di anni, per rivederli e/o perfezionarli (la qual cosa, in genere, non significa ribaltare il giudizio, a