Il direttore di Rai3 Paolo Ruffini manda in libreria le sue riflessioni sulla televisione e le intitola Scegliete! (add editore). Chi si aspetta di leggere pensieri specifici e/o consigli su come si fa una buona televisione rischia di restare deluso. Ruffini, infatti, non ha scritto un manuale su come si realizzano programmi TV di successo. Quelle di Ruffini, invece, sono considerazioni del tutto generiche che, in un Paese dalla democrazia salda, si darebbero per cosa nota e non dovrebbero essere rivendicate come necessarie. In Italia, invece, le riflessioni di Ruffini sembrano necessarie e questo, in qualche modo, puĆ² rattristare. In poche parole e assai sbrigativamente, il pensiero di Ruffini puĆ² essere sintetizzato dicendo che per il direttore di Rai3 a base di una buona televisione ci deve essere la libertĆ . LibertĆ di dire ciĆ² che si pensa; libertĆ di poter scegliere cosa vedere. LibertĆ di dissenso. LibertĆ di pensare che il pluralismo informativo non consis