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Visualizzazione dei post da gennaio, 2009

TV giurassica

La TV italiana sembra essere rimasta ai tempi del modem a 56kb: lenta, giurassica e non partecipativa.

TAG sempre più importanti

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Nell'era digitale l'informazione viaggia attraverso pacchetti di bit. Tali bit possono essere definiti, in base al loro contenuto, grazie ad altri bit che fungono da etichette (altrimenti dette tag ). I contenuti possono essere definiti o in modo del tutto generico (ad esempio indicando solo l'argomento principale e/o l'autore del contenuto e/o il supporto con il quale il contenuto è fruibile, ecc. ecc.), oppure in modo preciso (ovvero dando etichette a singoli parti del contenuto come possono essere i paragrafi di un testo o le sequenze di un video ecc. ecc.). Etichettare i contenuti facilita la loro fruizione da parte degli utenti in quanto facilita la loro reperibilità.  Un contenuto, infatti, può essere fruito o perché lo si è trovato per puro caso, oppure perché si è legati in qualche modo al contenitore che lo diffonde (un blog, un sito web, un canale video, un feed RSS, un giornale...), oppure perché si è fatto ricorso a un motore di ri

Google lo sa

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Sfogliando il numero di gennaio 2009 della rivista di cultura politica in lingua tedesca "Cicero" ho trovato una vignetta molto divertente che fa riflettere chi si occupa di comunicazione. Nella vignetta chi si sta confessando ammette di avere peccato e il confessore afferma di saperlo già: sta consultando Google!

Leoni in gabbia

Lo Zoo di Berlino è davvero bello: curato, grande, pulito.  Mi è piaciuto girare tra i padiglioni a osservare gli animali.  Mi ha intristito molto, invece, vedere i leoni in gabbia.  Il maschio da solo e le femmine assieme in una “cella” a parte.   Mentre il leone ruggiva, una delle leonesse tentava in tutti i modi di raggiungerlo.  Mi ha fatto pena vedere la scena, parte della quale ho filmato.

Blog esercizio di democrazia

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Il 27 luglio 2005 per  la trasmissione Cult di  “RadioE” ho intervistato Sergio Maistrello (autore di Come di fa un blog e di La parte abitata della Rete ). Ripropongo qui la prima parte dell'intervista perché mi pare ancora  attuale.