La tragedia del Ponte Morandi di Genova, oltre ad avermi profondamente colpito e rattristato, mi sta tuttora interrogando: se dovessi abbandonare in fretta e furia casa mia, cosa salverei? In altri casi di calamitĆ , come, ad esempio, i terremoti, gli sfollati che tornano, per qualche minuto, nelle loro case danneggiate e semidistrutte per portar via, oltre allo stretto necessario, anche qualche oggetto-ricordo hanno, in qualche modo, poco da scegliere: si salva ciò che non ĆØ andato distrutto. Si salva, letteralmente, il salvabile. Coloro, invece, che, come gli sfollati genovesi, rientrano in una casa intatta, presumibilmente per l’ultima volta e solo per portar via poche cose, che scelta fanno? Io che salverei fossi costretto a dover lasciare casa mia in fretta e furia? A parte lo smartphone (che, comunque, ho sempre con me) e il tablet, che porterei via da casa? Smartphone/tablet/pc mi paiono scelte obbligate non perchĆ© in essi vi siano file irrecuperabili (ho tutto...