Note, che passione! #2


Il mio sistema di annotazione muta e si adatta di continuo alle mie esigenze.

Se, nelle mie abitudini, subentra una novità tale da rendere necessario un cambio degli strumenti che uso per prendere nota, non esito a cambiare: sono gli strumenti che devono adattarsi alle mie necessità e non io a loro.

Ciò per dire che, oggi, sono tornato a usare una app che avevo smesso di usare qualche tempo fa (mandando in pensione quella che l'aveva sostituita) e ho aggiunto un Rocketbook tra i miei blocknotes cartacei.


L'app che è tornata nei miei device è Google Keep e ho sostituito Todoist con Google Calendar (che non ho mai smesso di usare).


Le mie liste su Tasks


Google Keep è tornata a luglio in seguito alla lettura del volume Detto, fatto! di David Allen e all’adozione delle liste per catalogare le mie cose da fare

Ora suddivido molti dei miei task in base al luogo in cui essi possono essere svolti.


Ovviamente, quelli che hanno una data di scadenza, vengono visualizzati in Google Calendar.



La suddivisione delle mie note in Keep

Google Keep è tornata soprattutto per due motivi:

  • il mio aver collegato alcune note a un luogo e Keep, tra l’altro, permette proprio di impostare dei promemoria in base al luogo in cui ci si trova;
  • e il fatto che tale app si sta evolvendo in qualcosa di più completo. Ad esempio, ora, su Android, è possibile formattare il testo delle note, ma pare che i cambiamenti, a breve, saranno ancora più interessanti.


Per le altre note, a parte - come già detto - l’acquisto e l’uso di un Rocketbook che mi consente di unire più velocemente il cartaceo e l’online, è rimasto tutto invariato rispetto a quanto detto quasi un anno fa in Note, che passione! 


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Ultimo aggiornamento: 31.10.24

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