Note, che passione!
Praticamente, quando ho un'idea, la segno da qualche parte e, poi, in un secondo momento, la riprendo per svilupparla (se la considero ancora un'idea degna di essere sviluppata, altrimenti la cestino senza pietĆ ).
Per prendere note al volo uso blocknotes sia fisici, sia immateriali (ossia, online).
Ho, quindi, sempre con me un blocchetto di carta e una penna.
Ad esempio,
- uso la carta quando sono impegnato in una conversazione telefonica di cui voglio tenere traccia;
- un blocchetto cartaceo, poi, resta fisso sul comodino accanto al letto: durante la notte mi capita spesso di svegliarmi con un pensiero e di doverlo annotare subito;
- segno su carta anche gli appunti che prendo quando vado a recensire uno spettacolo teatrale o una mostra d'arte;
- uso blocchi di carta per gli appunti che prendo durante le conferenze e i corsi di formazione "in presenza";
- infine, le mie "schede di lettura" (ossia gli appunti che prendo quando leggo un libro) sono rigorosamente scritte su carta.
Quando non uso il cartaceo (la qual cosa succede molto piĆ¹ spesso di quanto si potrebbe credere leggendo l'elenco qui sopra), utilizzo vari strumenti online.
Inoltre, dalla carta le note, spesso, "migrano" proprio in tali app.
Le note che contengono task finiscono dritte dritte Google Calendar.
Le altre note, subiscono una prima analisi che segna la loro destinazione:
- se sono note e appunti che voglio conservare nel tempo, vanno ad aggiungersi a quelle presenti in Notion, che ĆØ il mio "second brain";
- invece, se ritengo che la loro "vita" sarĆ relativamente breve, allora vanno ad aggiungersi a quelle che prendo con Google Keep o con Notebook di Zoho.
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Ultimo aggiornamento: 31.10.24
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