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Visualizzazione dei post con l'etichetta Silvio Berlusconi

Coscienza pulita

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Mi sembra strano, quasi abnorme, pensare che io abbia oggi la coscienza pulita anche grazie al fatto di non mai votato per Silvio Berlusconi. ƈ come se non aver votato per una persona equivalga a non aver rubato o ucciso.  Questo parallelo, questa equazione, mi disturba, mi inquieta perchĆ©, razionalmente, so che non dovrei avere questo pensiero.  Ma il pensiero c’ĆØ e sta diventando insistente.

Chiavo dunque sono innocente

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Leggo con un certo sconcerto le dichiarazioni di Silvio Berlusconi a proposito del cosiddetto “Caso Ruby” nel quale ĆØ indagato per concussione e prostituzione minorile. Secondo Berlusconi le accuse sarebbero risibili e le indagini della Procura di Milano effettuate a scopo persecutorio.  Una posizione che gli italiani si sentono ripetere per qualunque indagine lo riguardi. Le dichiarazioni di Berlusconi, però, nel video-messaggio ai “Promotori della LibertĆ ” vanno oltre e sottintendono un sillogismo che si può definire bislacco: chiavo dunque sono innocente . Dichiara, infatti, Berlusconi: Del resto io, da quando mi sono separato [...] ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona che ovviamente era assai spesso con me anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato. (Fonte ANSA ) Dunque, secondo la logica berlusconiana, un rap...

Il muro invisibile

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La storia ĆØ piena di muri e di mura. Muri che dividono e, separando, ingabbiano chi si trova dalla parte sbagliata del muro. Tra i muri vergognosi (perchĆ© portatori di infelicitĆ ) che vengono subito alla memoria ci sono “il muro di Berlino” e il muro di Israele .  Muro che Israele ha costruito per separarsi dalla Cisgiordania con lo scopo ufficiale di lasciare fuori dai confini dello Stato i terroristi, ma che, come prevedibile fin dalla sua progettazione, non lascia fuori solo i terroristi, ma anche la povera gente (palestinese).  Ed ĆØ proprio la povera gente che più risente negativamente della costruzione del muro. Un muro lungo 725 Km e alto fino a 8 metri.   Una “robina” che non passa certo inosservata. Eppure… Eppure c’ĆØ gente per la quale il muro ĆØ invisibile. Eppure c’ĆØ gente per la quale le sofferenze e i disagi causati dal muro sono invisibili. Non tutti coloro per i quali il muro ĆØ invisibile sono persone indifferenti e completamente priv...

In Italia i leader più vecchi

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Non ĆØ una novitĆ : Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano non sono propriamente due giovanotti.  Classe 1936 il primo e 1925 il secondo, sono rispettivamente il Primo Ministro e il Presidente (sovrani inclusi) più vecchi tra quelli dei Paesi dell’Unione Europea.  Il Primo Ministro più giovane, tra i 27 dell’UE, invece, ĆØ Valdis Dombrovskis (classe 1971), a capo dell’esecutivo lettone; mentre il Presidente più giovane ĆØ il bulgaro Georgi Sedefčov Părvanov (classe 1957).  Tra il Primo Ministro più giovane e quello più vecchio ci sono 35 anni di differenza, mentre tra i due Presidenti 32. Segue una tabella che fa il punto, ad oggi, della  situazione nell’UE. Paese Forma di governo Anno adesione UE Leader Nato Austria Repubblica parlamentare federale 1995 Werner Faymann (Cancelliere) 1960 Heinz Fischer (Presidente federale) 1938 Belgio Monarchia costituzionale federale 1957 Yves Camille DĆ©sirĆ© Leterme ...

Israele in Europa?

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In questi giorni il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, in visita a Gerusalemme, ha affermato che il suo più grande sogno politico sarebbe di vedere Israele in Europa.  Fermo restando che crediamo di capire che non intende spostare fisicamente lo Stato di Israele e portarlo in Europa, resta  misterioso  – per chi scrive – il motivo per il quale lo Stato di Israele dovrebbe far parte a tutti gli effetti dell’Unione Europea (stesso discorso vale per la Turchia). Chi scrive, infatti, crede che i legami tra i popoli europei, che dovrebbero essere maggiori e più saldi, possano essere vissuti come effettivi partendo da un dato geografico che ĆØ anche (e soprattutto) un dato mentale: i confini del continente Europa cosƬ come sono universalmente riconosciuti. La geografia, inutile negarlo, fa appartenenza… Ci sono molti modi per dimostrare una vicinanza, una simpatia, un’amicizia con uno Stato e i suoi cittadini, come, ad esempio, i trattati d’amicizia...

La Madonna di Arcore

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  [...] Silvio Berlusconi in questi giorni ĆØ diventato come la Madonna. Anche la sua verginitĆ  si ĆØ fatta indiscutibile. Non può essere messa in dubbio. CosƬ scrisse Giampaolo Pansa il 16 marzo 2001 in un articolo titolato Sulla verginitĆ  della Madonna di Arcore*.  Ovviamente il giornalista non poteva in alcun modo riferirsi all’atteggiamento di Berlusconi & Co. susseguente l’aggressione pre-natalizia subita a Milano. Tali parole erano scritte, infatti, per dar conto del comportamento di Berlusconi e fedeli all’indomani dell’intervista a Marco Travaglio nel programma TV Satirycon di Daniele Luttazzi . La sconcertante attualitĆ  delle parole di Pansa fa riflettere e, se si mettono accanto le parole di Pansa a quanto scrive questa settimana su “Il VenerdƬ”  Curzio Maltese , si ottiene un quadretto davvero illuminante del modus operandi di Berlusconi. Scrive Maltese a proposito del comportamento di papa Benedetto XVI in seguito all’aggressione dell...

Ne sentiremo delle belle. Per ora ĆØ solo ciarpame

Durante uno de suoi ultimi comizi, il Presidente del Consiglio, a proposito del giudice Raimondo Mesiano (noto per aver condannato Mediaset a pagare 750 milioni di Euro a favore di Carlo De Benedetti come risarcimento danni) aveva detto che su tale persona se ne sarebbero sentite delle belle.  La frase non era sfuggita a vari commentatori che hanno parlato di intimidazione. I mezzi di comunicazione di Silvio Berlusconi si sono subito dati da fare e hanno confezionato articoli e servizi TV.  In quello trasmesso da Mattino Cinque si definiscono “stranezze” le fumate e le passeggiate per Milano del giudice che ĆØ stato spiato dalle telecamere di Canale 5 durante, appunto, una passeggiata nel fine settimana. Il commento che verrebbe spontaneo ĆØ definire questo tipo di giornalismo ciarpame. Del caso ne parlano  Repubblica  e  Corriere della Sera

Videocracy: l'Italia delle tette e dei culi

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Erik Gandini (Bergamo 1967) ha realizzato un documentario sul potere in Italia, partendo dal fatto che nel nostro Paese – contrariamente a quanto avviene in consolidate democrazie – il potere politico e quello mediatico coincidono nella persona del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi . Il titolo del documentario (presentato alla Mostra del Cinema di Venezia) ĆØ, significativamente, Videocracy (neologismo dal significato facilmente intuibile). Il film di Gandini parte con immagini televisive di 30 anni fa nelle quali si vede uno dei primi programmi delle TV commerciali: si tratta di un quiz in cui il pubblico può partecipare telefonando da casa. Ad ogni risposta esatta, corrisponde uno spogliarello fatto da casalinghe disinibite. La voce fuori campo spiega che quella era una TV del Presidente (Berlusconi, nel documentario, viene sempre chiamato “il Presidente”). Dallo spogliarello casereccio e improvvisato alla scorpacciata quotidiana di tette e di culi trasmessa dal...

Sartoria Italia

Ho come l'impressione che Berlusconi abbia trasformato il Parlamento italiano in una sorta di grande sartoria.  Infatti mi pare che commissioni ai parlamentari leggi su misura.

Santa Lucia

Lucia Annunziata ĆØ riuscita a fare quello che molti italiani sognano di fare: ha mandato a casa Silvio Berlusconi!

Il vocabolario di Berlusconi

Silvio Berlusconi ha dichiarato al TG3 di essere "allergico" a parole da Prima Repubblica come "rimpasto".  Peccato, però, che lui usi parole come "comunista"!  Evidentemente ĆØ allergico al vocabolario della Prima Repubblica e, quindi, ĆØ costretto a utilizzare quello della Repubblica delle Banane!