Il mondo deve saperlo | Giorno X Tarda mattinata



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Giorno X Tarda mattinata


«Lei è pallido; beva qualcosa!» ha detto il generale.

Ho aperto una bottiglietta di acqua frizzante e me ne sono versato un bicchiere. Ho abbassato la mascherina e ho bevuto tutto d’un fiato.

«Quindi ho un figlio di una ventina d’anni e non lo sapevo!... Chissà perché sua madre me lo ha tenuto nascosto!»

«Non è come crede… Non è una storia semplice!» ha ripetuto il generale.

«No, davvero… non crederà veramente che… mio figlio… viene dal futuro?» ero incredulo e confuso. «Ci deve pure essere una spiegazione che ci sfugge!»

«Ehm… Beva un altro po’ d’acqua.» 

«Non ho sete.» ho detto un po’ brusco.

«Ecco, vede… Non le ho ancora detto tutto quello che sappiamo… »

«Che altro c’è?!?»

«Vede… Da quello che il ragazzo ci ha raccontato, non può essere stato generato nel passato… »

«Santo cielo e perché mai?!?»

«Perché all’epoca lei non conosceva ancora sua madre!»

«Ah!... Sua madre!... Chi è?»

«Sono io.» ha detto la scienziata. Ho sussultato. Ha proseguito: «Il DNA lo ha confermato.»

«Cazzo!» ho esclamato.

«Non ti piace l’idea? Non ti piaccio? Non posso essere la madre di tuo figlio?» mi ha chiesto in rapida successione e con un tono alquanto aggressivo nella voce.

«Non la mettere su questo piano! Sono solo stupito, mi pare comprensibile!... Tu, invece, sembri serena!».

«Vedo che siete passati al tu! Fate rapidi progressi!» ha commentato il generale, penso più per alleggerire la tensione che per altro.

«In effetti… Faremo un figlio assieme, è assurdo darci del lei!» ho sintetizzato con un pizzico di giocosa ironia, tentando anch’io di superare il momento critico.

«Sì… dato che, mi pare ovvio, il DNA non possa mentire, è chiaro che darci del lei sarebbe, a questo punto, ridicolo!»

«Bene, ora che ci siamo chiariti, veniamo alla parte difficile!» ha detto sbrigativamente il generale.

«La parte difficile? C’è anche una parte difficile?!?» ho esclamato con ironia. 

«Il ragazzo ha chiesto di incontrarla. Lei accetta di parlargli?»

«Ma certo che lo incontreremo!» ho risposto impulsivamente.

«No, non mi sono spiegato bene. Le ripeto la domanda: lei accetta di incontrare da solo il ragazzo?»

«Perché da solo? Perché non può venire anche sua madre?»

«Il ragazzo vuole parlare da solo con lei e non vuole altri testimoni. Neppure sua madre. Su questo è stato categorico: sua madre non deve incontrarlo per nessun motivo.»  


Continua…

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