Il mondo deve saperlo | Giorno X Subito dopo
Giorno X Subito dopo
«Io non ho figli e non mi risulta che esistano macchine del tempo!».
Gli scienziati, a quella mia uscita, si sono guardati l’un l’altro con un certo imbarazzo e il generale ha lanciato loro un’occhiataccia. Mi sono sentito franare la terra sotto i piedi, lo ammetto.
«Ecco, vede… C’ĆØ qualcosa che dovrebbe sapere: abbiamo fatto il test del DNA al ragazzo e… lo abbiamo confrontato con il campione che le abbiamo prelevato ieri durante il tampone che, con la scusa dei controlli anti-Covid, le ĆØ stato fatto all’ora di pranzo e… ehm… effettivamente il ragazzo ĆØ figlio suo.».
Ero sbalordito.
«Ma io sono assolutamente sicuro che non ĆØ mio figlio! Lo ripeto: non ho figli, ne sono certo!»
«Dai nostri rapidi controlli, in effetti, non risulta che lei sia mai ufficialmente diventato padre… »
«NĆ© ufficialmente, nĆ© ufficiosamente: non ho figli. Punto.»
«Non ancora, perlomeno!» ha detto la donna in modo allusivo.
«Non ancora» ha ripetuto il generale.
«Santo cielo! Non mi dica che crede che il ragazzo possa davvero essere venuto dal 2045?!?»
«Ecco… come dire… Il punto ĆØ proprio questo: il ragazzo ĆØ davvero un crononauta?»
«Un cosa?»
«Un crononauta: un viaggiatore del tempo.»
«Mi state prendendo per il culo, vero?... Mi scusi professoressa, mi sono lasciato andare ai francesismi!» e la scienziata ha sorriso con gli occhi.
«Capisco il suo stupore, ma le assicuro che ĆØ fuori luogo. Guardi!» e, a quel punto, le luci della sala si sono abbassate in modo netto e su un grande schermo piazzato in fondo alla sala sono apparse delle immagini.
Il ragazzo era seduto in mutande e senza mascherina ed era collegato a delle macchine con dei sensori.
Stava parlando tranquillamente con un uomo che, dal camice, sembrava un medico militare.
Le immagini erano nitide.
Il ragazzo mi assomiglia in modo impressionante, come io assomigliavo a mio padre.
Non ci sono dubbi: ĆØ figlio mio.
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