Digitale vs Cartaceo o Digitale + Cartaceo?



Da decenni si gioca una specie di sfida tra coloro che tifano per il Digitale e coloro che, invece, sostengono il Cartaceo.

Chi parteggia per il Digitale dice che il Cartaceo è, ormai, roba da vecchi incartapecoriti (e non si usa l’espressione a caso).

Mentre quanti sono legati al Cartaceo, spesso lamentano che il Digitale è privo di carattere.


Ma davvero si deve scegliere tra Cartaceo e Digitale? 

Non è più produttivo unire Cartaceo e Digitale in un unico flusso di lavoro?


Personalmente preferisco svolgere alcuni compiti affidandomi a strumenti cartacei e altri a strumenti digitali.

Non tengo distinte e separate le due attività.

Anzi le unisco costantemente.


Per portare qualche esempio, dirò che - in genere - preferisco leggere libri cartacei e non eBook (anche se possiedo un eReader).

Se leggendo un determinato libro (o eBook) prendo degli appunti, nella quasi totalità dei casi la scheda di lettura è cartacea.


In genere, invece, scrivo i miei articoli e saggi direttamente al computer, senza passare da una bozza cartacea.

Diversamente, i testi creativi vengono “pensati” a mano: alcune poesie sono scritte e riscritte sovrapponendo “varianti” a “varianti”, ma facendo in modo che la “variante” sostituita resti leggibile e recuperabile (se è il caso).


Nella pratica della vita quotidiana, quindi, unisco i vantaggi del cartaceo con quelli del digitale.


Per evitare, però, di perdermi pezzi di informazioni per strada, ho un sistema di archiviazione rodato da anni.

Le schede di lettura cartacee, ad esempio, hanno i loro schedari dove vengono archiviate, in modo da non lasciarle né nei libri, né, peggio, in giro per casa.

Anche i quadernetti degli appunti; le agende e i diari vengono archiviati e conservati.


Se, invece, prendo degli appunti su un foglio volante, butto il memo appena ho trasferito le informazioni che mi servono nel mio sistema di archiviazione online.

Faccio, cioè, in modo di non avere mai foglietti volanti che possono perdersi e sparire nel nulla.


Per sapere sempre come recuperare le informazioni che mi servono, uso il database Argomenti che ho in Notion come una sorta di bussola per orientarmi: una specie di database dei database con il quale so risalire a dove si trovano le informazione che mi servono; ovvero se sono in una cartella, pagina o database sul Cloud o in uno schedario o quadernetto cartaceo.


In definitiva, per alcune azioni mi trovo meglio e più produttivo usando il cartaceo; per altre il digitale.

L’importante è trovare il modo di unire i due flussi di lavoro quando necessario e, ancor più importante, è avere un metodo per ritrovare le informazioni che servono in quel momento.



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