Dai momenti psicologicamente difficili se ne esce


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Piccola, ma doverosa, premessa: non sono un medico, per cui ciò che segue non è stato scritto a scopo terapeutico o seguendo un determinato protocollo.

Ciò che leggerai è solo un dato; un fatto esperienziale (e non solo mio). 

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Di cause per essere psicologicamente provati, anche indipendenti dalla nostra possibilità di intervento, ce ne sono molte, e, specie in questo periodo, anche del tutto inedite (quanti, infatti, possono dire di aver già vissuto uno stress da pandemia?).


Ciò, però, non deve indurci allo scoramento, facendoci vedere tutto nero. 

Non dobbiamo permettere che la nostra salute mentale, il nostro equilibrio, ne risenta in modo esiziale. 


Dobbiamo sempre tenere ben presente che dai momenti psicologicamente difficili se ne esce.

Poco alla volta, passo dopo passo, ma se ne esce.


Non si guarisce come si fa con un raffreddore di stagione: non è sufficiente qualche tisana calda e qualche farmaco.

No, per combattere e sconfiggere un malessere psicologico serve tempo e, magari, il supporto terapeutico di un esperto.


A volte, poi, il momento di down psicologico resta silente per giorni interi e si può credere di esserne usciti, ma, poi, ricompare e sembra più aggressivo e invincibile che mai.


Ma arriva il giorno in cui ci si sveglia e ci si ritrova a fischiettare sotto la doccia un motivetto sciocco e a sorridere alla vita.

Arriva il giorno in cui le cose e i fatti perdono quel peso che, fino al giorno precedente, sembrava insostenibile.

Arriva il giorno in cui non si alzano più muri invalicabili, ma, quando se ne incontra uno, semplicemente, lo si aggira e si continua il proprio percorso.


Quel giorno, molto probabilmente, ci si è lasciati la tempesta alle spalle.


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