L'irrazionale razionale
La vita reale è imprevedibile e irrazionale.
Di conseguenza, ogni giorno andrebbe sempre vissuto appieno e con la consapevolezza che potrebbe essere l’ultimo.
Eppure ci comportiamo come se la nostra vita fosse prevedibile e interminabile e programmiamo il futuro con largo anticipo.
E nel costruire il futuro - immaginandolo a nostro uso e consumo - elaboriamo planning che ci piace definire “razionali”.
Il dirci razionali ci tranquillizza.
Allevia l’ansia; zittisce i sensi di colpa e modera il senso di impotenza.
Ma la vita vera, nonostante i nostri sforzi di darle un senso, resta un vortice insensato di variabili incontrollabili e il pianificarla con largo anticipo è un gioco divertente, ma irrazionale.
Anche la “semplice” pretesa di affrontare il futuro in base all'elaborazione dei dati esperienziali provenienti dal presente e dal passato è irrazionale!
Per non dire che nel programmare il futuro si dà per scontato ciò che scontato non è: l’esserci.
Paradossalmente, quindi, chi pretende di affrontare la vita razionalmente è irrazionale!
Ecco perché la vita andrebbe vissuta in modo nietzschianamente dionisiaco: ossia abbandonandosi ad essa con coraggio e completamente.
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