Ha ancora senso creare contenuti per il Web?


Da qualche tempo mi chiedo se abbia ancora senso, per me, creare contenuti per il Web.


La domanda mi nasce dalle seguenti constatazioni:

  • ormai, quando facciamo una ricerca, difficilmente approfondiamo cliccando sul link da cui il motore di ricerca ha estratto le informazioni che ci interessano. Ci accontentiamo della risposta immediata e questo è quanto;
  • decine di siti pubblicano post a raffica scritti dall’AI. Non mi esprimo sulla qualità di tali contenuti, ma mi domando se valga la pena condividere uno “spazio” con chi - facendo scrivere i testi a una AI e non mettendoci del suo - dimostra di non avere rispetto per i propri lettori;
  • i social network di oggi sono, semplicemente, infrequentabili.


La voglia, quindi, di metterci la testa e produrre contenuti originali da pubblicare sul Web mi sta un po’ venendo meno.


D’altra parte la ragione fondamentale per la quale avevo aperto il mio primo spazio online resta ancora valida e risiede nella necessità che ho sempre sentito di potermi confrontare con gli altri; dire la mia e ascoltare (leggere) le opinioni altrui relativamente agli argomenti di mio interesse.

Ed è indubbio che scrivere e pubblicare online, ad oggi, resta il metodo più immediato ed economico per esprimersi e per informarsi e dialogare.


Ne segue che devo, nuovamente, “ricalibrare” la mia presenza online.

Forse ha senso tornare al passato: alle mailing list tematiche.

A fine settembre ho aperto OmELette LGBT e mi sono iscritto a un Gruppo su Google di studiosi di fantascienza. 

Ora sto pensando di ampliare l’esperienza.


Stay tuned… 

Commenti

  1. Ciao, da persona che gestisce un blog e scrive ancora -testarda?- credo che la scelta di usare Google Gruppi non sia una delle migliori; forse sbaglio, ma penso che soluzioni ibride mail-web come buttondown - https://buttondown.com - con anche i commenti, sia un attimo più sicura. Come possiamo sapere se google poi deciderà di chiudere i gruppi come ha fatto con Yahoo?
    O aprire un gruppo su fedigroups, o usare la community lgbt su feddit?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando si usano le piattaforme altrui, ovviamente, si deve sempre mettere in conto che il servizio venga sospeso/interrotto da un momento all'altro. A me è successo più volte (l'ultima con una piattaforma che gestiva la mia vecchia newsletter e che Musk ha deciso di chiudere). In questi casi, chiedo agli iscritti di migrare altrove.

      Elimina

Posta un commento

Post più visti del mese

Tatiana Pavlova

La cometa che distrusse la civiltà

Uguale non vuol dire Identico | Si è uguali se si è unici