Notion per giornalisti culturali



Sono dell’idea che chi produce contenuti culturalmente approfonditi abbia bisogno di un archivio ben gestito.

Ecco la ragione per la quale, come giornalista e blogger culturale, uso da qualche anno Notion per gestire l’intero processo di creazione di un articolo (e/o di un saggio): dalla sua ideazione, fino alla pubblicazione

Ho scelto di usare Notion perché lo ritengo un ottimo e versatile strumento con il quale poter gestire al meglio i propri progetti, da quelli più complessi a quelli di più immediata realizzazione.


E, sia detto per inciso, considero la stesura di un articolo culturale un vero e proprio progetto, dato che, per scriverne uno ben fatto, non basta né l’ispirazione del momento, né una “ricerchina” sul Web, e neppure il copia-incolla da una conversazione con un’Intelligenza Artificiale.


Per “confezionare” un buon articolo culturale serve tempo e, spesso, la necessità di dover consultare il materiale che, nel corso degli anni, si è accumulato su di un dato argomento.


Inoltre, uno degli aspetti più interessanti di un buon articolo culturale è quello legato alla capacità del suo autore di evidenziare dei collegamenti tra “fatti” all’apparenza lontani, se non, addirittura, lontanissimi: derivazioni culturali; influenze tra personaggi che, a primo acchito, sembrano non avere nulla in comune; ricostruzione del contesto “largo” in cui certe opere sono nate… 

Tutto questo non lo si può certo improvvisare all’ultimo momento, ma lo si “costruisce” con anni di letture; visioni; ascolti…

Esperienze che vanno salvate e gestite con uno o più archivi.


Personalmente tengo traccia delle mie esperienze in una serie di archivi tematici.

Ad esempio, i materiali di diversa natura che conservo, li smisto nei seguenti database: Biblioteca; Emeroteca; Materiali online; Videoteca e Spettacoli visti.

Le schede di tali database possono essere messe in relazione sia con altre schede all’interno dello stesso database, sia con schede di altri archivi.

Tali relazioni mi aiutano, al momento della stesura, ad evidenziare i collegamenti di cui ho detto prima.


Parte dei dati archiviati in tali database tematici va ad alimentare il database Argomenti, nel quale ogni tematica di mio interesse ha una sua scheda dedicata che fa, in qualche modo, da riepilogo generale di tutto quanto ha con essa una qualche attinenza.


Direttamente collegato con il database Argomenti, è quello Annotazioni con il quale gestisco quelle note che estraggo dalle mie letture.


Infine ho la kanban board (anch’essa un database) Blogging & Pubblicazioni con la quale gestisco ogni singolo articolo (o saggio).

Ho, infatti, scomposto il processo di stesura in varie fasi, ognuna delle quali è una colonna della bacheca: Idee; In progress; Aggiornare/Riusare; Concluso.

Ovviamente, ci sono “pezzi” che passano con rapidità da una colonna all’altra, e articoli che, al contrario, stazionano in una determinata colonna per lungo tempo.

Ad ogni modo, da quando uso Notion, di ognuno di essi riesco a ricostruire la genesi e ogni fase della stesura, e ciò può essermi utile sia se voglio approfondire l’argomento con un nuovo articolo, sia durante la stesura di articoli con tematiche affini.


Come detto, per poter confezionare un contenuto di qualità, serve tempo, studio e un buon sistema di archiviazione.

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