I figli dell'aliena

Ti consiglio di leggere prima:
  1. Mary
  2. Mezzo morto
  3. I tre gemelli
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1.
Da quando non c'è più, questa casa è diventata troppo grande. Prima si sentiva scivolare la sua carrozzella da una stanza all'altra. Lui era una presenza solida, a volte anche ingombrante. Ma riempiva quel vuoto che sento dentro. Che, sono convinto, tutti noi abbiamo dentro. Un vuoto che ho iniziato a percepire da quando Mary se ne è andata.
Me lo ricordo perfettamente quel giorno. È venuta nella nostra stanza, ci ha guardato a lungo, come a volerci fissare per sempre nella sua memoria e poi ci ha detto che doveva tornare da dove era venuta, ma che ci avrebbe seguito da lontano.
Mi ricordo di essermi stupito del fatto che se ne dovesse andare. “E noi?” pensai “Che ne sarà di noi? Come potremo sopravvivere senza di lei? Senza il suo aiuto?”.
Domande a cui sto tentando, faticosamente, di dare risposta ancora oggi. Dopo anni che lei se ne è andata. Dopo mesi che lui non c'è più.

2.
A scuola è sempre più dura e io e gli altri stiamo seriamente valutando l'ipotesi di non andarci più. Gli scimmioni ci hanno preso di mira, ben consapevoli che, da quando lui non c'è più, nessuno va dal preside a lamentarsi della situazione.
Ora che hanno carta bianca, non passa giorno che qualcuno non si senta in diritto di insultarci e di farci oggetto di scherzi cattivi. Noi, per loro, siamo quelli diversi, quelli che qualsiasi cosa accada restano impassibili e non si incazzano. Quelli che non rispondono alle provocazioni.

3.
L'altro giorno ho parlato con i miei fratelli e ho detto loro che sono stanco di questa storia. Di tutta questa storia. Sono stanco di vivere in mezzo a tutti questi scimmioni emotivi, irascibili e violenti con i quali non è minimamente pensabile poter parlare, ragionare. Sono stanco della merda che si portano attaccata addosso, dei loro sentimenti fasulli, del loro rancore verso di noi. Stanco del fatto che non fanno altro che riempirsi la bocca di parole come amore, solidarietà, tolleranza, rispetto e poi, nei fatti, non hanno la minima idea di cosa ciò possa significare. Sono stanco del loro disprezzo, dell'odio che ci riversano addosso. Ho prospettato loro l'ipotesi di cambiare il nostro obiettivo: invece di stabilire il contatto con gli scimmioni, tentare di raggiungere Mary.

4.
È da qualche giorno che anche i miei fratelli hanno capito che la missione che hanno voluto per noi è miseramente fallita: gli scimmioni sono irraggiungibili, in quanto abbassarsi fino al loro infimo livello è impossibile. Perché, infatti, rinunciare alla ragione, alla cultura, alla civiltà per sporcarsi il corpo e la mente con il putridume di cui si gloriano? Meglio abbandonarli al loro destino e andarcene, raggiungere Mary e vivere felici.
Ecco, ora la missione ce la siamo dati da soli: stabilire il contatto con la nostra gente.

Commenti

  1. Continua con "La decisione": http://daniloruocco.blogspot.com/2010/11/la-decisione.html

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