Il presentatore, sua moglie ed io
#1
Come è accaduto che sono diventato uno scrittore famoso, ma che non vende abbastanza?
Come è accaduto che sono diventato un uomo completamente diverso da quello che ho sempre creduto di essere?
Me lo chiedo di continuo e mi sono dato delle risposte.
Ad esempio, credo di essere riuscito a capire, finalmente, che essere l’ospite fisso di una trasmissione TV mi ha sì dato la fama, ma non mi consente di vendere in libreria. D’altra parte ci sarei dovuto arrivare prima: chi guarda la TV fino a notte fonda, di solito non legge libri! E il programma di cui sono l’ospite fisso, l’opinionista di ‘sta minchia, va in onda a tarda notte, a notte fonda.
Vorrei sganciarmi dallo show, ma il presentatore mi ricatta. Dice che ha dei video che – se solo oso saltare una puntata – fa circolare in certi ambienti. Negli ambienti che contano. Negli ambienti che mi sostengono e che mi mollerebbero inorriditi se solo sapessero.
Il porco non mi dice cosa stracazzo si vede in quei fottutissimi video. D’altra parte me lo posso immaginare da me… Lui e sua moglie sono stati davvero diabolici…
Come cazzo è accaduto che lasciassi che la merda mi arrivasse fin sopra ai capelli?
#2
Ho tentato tutte le strade per riuscire a partecipare a una trasmissione TV. Ho mandato il mio libro a tutti, ma proprio a tutti. Nessuno rispondeva.
Ho anche fatto qualche telefonata a degli amici, quelli che contano o che dicono di contare. Niente.
Poi ho ricevuto la chiamata. Era un sogno. Era il mio sogno che si avverava: il presentatore e sua moglie mi volevano nel loro show. La redattrice mi informava che il presentatore in persona aveva letto il libro e lo aveva trovato di suo gradimento, “interessante”, aveva aggiunto. Il presentatore e sua moglie avrebbero gradito avermi in trasmissione quella sera stessa. Avrei sostituito un ospite che – per impegni istituzionali – aveva dovuto annullare la propria partecipazione.
Un rimpiazzo è sempre meglio di nulla, mi sono detto subito e subito ho accettato.
Arrivato nello studio, sono stato portato al trucco e poi – quando il presentatore è arrivato, sono stato avvertito che mi aspettava nel suo camerino perché voleva parlarmi prima di andare in onda. Mi sono precipitato da lui.
“Il tuo saggio, ragazzo, offre il fianco a una valanga di critiche” mi ha detto, spiazzandomi, appena ho aperto la porta del camerino e ha aggiunto: “Posso distruggerti in due secondi, ragazzino”. Sono rimasto immobile sotto l’arco della porta. Non sapevo che cazzo rispondere. Poi, finalmente, ho bisbigliato:
“Ho le prove di quello che ho scritto nel libro. Non ho niente da temere”.
È stato a quel punto che mi sono accorto che nel camerino c’era anche lei, la moglie del presentatore. È stato proprio quando è scoppiata in una fragorosa e sinistra risata, al termine della quale ha sillabato: “Con le tue prove ci puliamo il culo, cocco. Questa è la TV e qui chi ha ragione o torto lo decidiamo noi”.
“Me ne vado” mentii, mentre il sudore freddo mi colava lungo la schiena.
“Fai un solo passo e non metterai mai più piede in uno studio televisivo” ha minacciato lui. Ero perso, finito prima di cominciare.
“Non mi lascerò insultare in TV” ribattei con la maggior calma di cui ero capace in quel momento.
“Se farai il bravo ragazzo non ci saranno insulti, ma elogi” affermò la moglie del presentatore. Il mio sguardo si fece interrogativo ed ebbe immediata risposta dal presentatore in persona:
“Ti farò una domanda sulla P2. Questa è la risposta che dovrai dare. Imparala a memoria” e mi allungò la più classica delle veline. “Fai il bravo e vedrai che filerà tutto liscio”.
“Che significa? Che c’entro io con la P2? Che c’entra con il mio libro?”
“Nulla, ma gli spettatori non lo sanno e a noi oggi serve qualcuno che dica queste cose. A te scegliere se ripetere quello che ti abbiamo scritto ed essere portato in trionfo o… o fare di testa tua e farti massacrare in diretta TV”.
Rimasi stordito ma mi ripresi subito perché la moglie del presentatore mi invitò cortesemente a darmi una mossa, altrimenti avrei fatto tardi in trasmissione.
#3
Al termine della puntata il presentatore e sua moglie si congratularono con me e mi invitarono a un party. Andai con loro. Non avrei dovuto accettare, ma sono tante le cose che non avrei dovuto fare quella notte. Ad esempio, al party non avrei dovuto “familiarizzare” con una delle signorine presenti. Ma come si fa? Lei era una signorina tanto simpatica e spigliata! Spigliata non solo in salotto…
Avrei dovuto capire, però, che la signorina non era stata folgorata dal mio fascino, ma stava solo lavorando…
#4
Dopo neppure cinque giorni dalla prima ospitata, fui chiamato di nuovo in trasmissione. Questa volta la velina mi fu fatta trovare direttamente in camerino, dando per scontato che sarei stato al gioco. Sulle prime, quando vidi quel foglio, ebbi l’impulso di girare i tacchi e andarmene, rinunciando al compenso che mi era stato promesso. Poi, misi a fuoco la foto che era stata poggiata al fianco del foglio e capii. Mi ritraeva mentre, nudo, sniffavo coca assieme alla signorina che era stata cortese con me alla festa del presentatore e di sua moglie. Sulla foto una scritta con pennarello arancione: “Ce ne sono altre e molto più piccanti… Sei molto fotogenico”.
Non avevo altra scelta che giocare quel gioco. Imparai la risposta che avrei dovuto dare sul “Lodo Alfano”…
Sono ormai quindici puntate che riferisco al pubblico opinioni d’altri, fingendole mie.
Non riesco a smettere. Non ce la faccio.
Commenti
Posta un commento