Una bella giornata inizia con la colazione; il ritorno a letto; e lo sguardo che si perde a sognare ciò che c'è al di là della finestra appena appena aperta. Poi di nuovo il sonno...
Sento spesso usare il termine “Uguale” al posto di “Identico”, come se le due parole avessero pari significato. Ma “Uguale” e “Identico” non sono termini intercambiabili, in quanto “ Identico ” significa «Interamente uguale» (s.v. Identico , in V ocabolario Treccani online ); o, come si direbbe in linguaggio giuridico, “copia conforme all'originale”. Forse la confusione terminologica tra “Uguale” e “Identico” deriva da un improprio uso linguistico della logica matematica per la quale se A = A e B = B, allora ne consegue che A ≠ B, dove i simboli = (uguale) e ≠ (diverso), graficamente, indicano, in realtà, ciò che è identico (=) , ossia uguale al 100% e ciò che non-è-identico (≠) , ossia diverso completamente o solo in parte. Ma, nei fatti, pur A differendo da B, spesso A può essere uguale a B proprio in quanto non-identico a B . “ Uguale ”, infatti, indica tutto ciò «Che nella natura, o nell'aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente da un altro
Esiste il pregiudizio che i dati siano neutri e oggettivi. Si tratta di una generale e comoda convinzione che le classi dominanti alimentano per poter determinare politiche che non vadano a ledere i loro vantaggi, giustificandole, appunto, mostrando i dati . Ma i dati non sono neutrali, bensì situati . Come ben spiega Donata Columbro nel suo Quando i dati discriminano edito da Il Margine, «I dati grezzi, cioè ancora non elaborati dagli esseri umani, puri, naturali, non esistono.». In altre parole: «Il dato non nasce tale, ma lo diventa se mi fermo a osservare qualcosa che voglio quantificare.». E decidere si raccogliere un dato a scapito di un altro è già operare una discriminazione di cui si deve essere consapevoli. A tal riguardo, già nel 2011, Johanna Drucker aveva proposto di sostituire la dizione dato con capta (ossia catturato), proprio per mettere in evidenza l’importanza, durante l’osservazione di un fenomeno, dell’operazione di raccolta delle informazioni e della situ
… “l’unità di misura” minima di Notion non è né la Pagina, né la Scheda (di Database), ma il Blocco . Un “ blocco ” potrebbe essere paragonato a un periodo all’interno di un paragrafo, o, meglio ancora, a un mattone di un muro. Ogni “blocco” in Notion genera un url e, quindi, può essere linkato sia all’interno di Notion stesso, sia all’esterno dell’applicazione. Ma, cosa assai più utile, quando si copia-incolla l’url di un blocco all’interno di Notion, l’applicazione chiede se lo si vuole incollare come semplice collegamento, oppure se si vuole generare un blocco-sincronizzato ( paste and sync ). Se si ha la necessità di duplicare e tenere aggiornata la stessa informazione in posti differenti, il sistema dei blocchi-sincronizzati si rivela assai vantaggioso, in quanto tutti i cambiamenti effettuati all’interno di un blocco-sincronizzato, vengono replicati in automatico in tutti i blocchi-sincronizzati corrispondenti. … ogni Scheda (di Database) - al pari di ogni Pagina - genera un
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