Il vergognoso attacco di oggi degli eurodeputati leghisti al Presidente Ciampi mentre parlava al Parlamento Europeo mi ha ferito nell’orgoglio di italiano.
Il mio sistema di annotazione muta e si adatta di continuo alle mie esigenze. Se, nelle mie abitudini, subentra una novità tale da rendere necessario un cambio degli strumenti che uso per prendere nota, non esito a cambiare: sono gli strumenti che devono adattarsi alle mie necessità e non io a loro. Ciò per dire che, oggi, sono tornato a usare un paio di app che avevo smesso di usare qualche tempo fa (mandando in pensione quelle che le avevano sostituite) e ho aggiunto un Rocketbook tra i miei blocknotes cartacei. Le app che sono tornate nei miei device sono Google Keep (che ha mandato in pensione Notebook di Zoho) e Google Tasks (che ha sostituito Todoist). Le mie liste su Tasks Tasks è tornata a luglio in seguito alla lettura del volume Detto, fatto! di David Allen e all’adozione delle liste per catalogare le mie cose da fare . Ora suddivido molti dei miei task in base al luogo in cui essi possono essere svolti. Ignoro se la compilazione delle liste sia possibile anche su Todoist
Sento spesso usare il termine “Uguale” al posto di “Identico”, come se le due parole avessero pari significato. Ma “Uguale” e “Identico” non sono termini intercambiabili, in quanto “ Identico ” significa «Interamente uguale» (s.v. Identico , in V ocabolario Treccani online ); o, come si direbbe in linguaggio giuridico, “copia conforme all'originale”. Forse la confusione terminologica tra “Uguale” e “Identico” deriva da un improprio uso linguistico della logica matematica per la quale se A = A e B = B, allora ne consegue che A ≠ B, dove i simboli = (uguale) e ≠ (diverso), graficamente, indicano, in realtà, ciò che è identico (=) , ossia uguale al 100% e ciò che non-è-identico (≠) , ossia diverso completamente o solo in parte. Ma, nei fatti, pur A differendo da B, spesso A può essere uguale a B proprio in quanto non-identico a B . “ Uguale ”, infatti, indica tutto ciò «Che nella natura, o nell'aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente da un altro
Su un altro pianeta di Amedeo Balbi edito da Rizzoli è un gran bel saggio che anche coloro che non sono appassionati di Futuro, viaggi galattici e fantascienza dovrebbero leggere, perché parla di noi, oggi. Balbi presenta al lettore “lo stato delle cose”: cosa sappiamo dei rischi che a breve e a lungo termine possono determinare una catastrofe planetaria; quali sono le possibilità, per l’umanità, di poter colonizzare altri pianeti del Sistema solare; quali quelle di poter intraprendere un viaggio di conquista di pianeti di altre galassie. Balbi - astrofisico e divulgatore scientifico - nel volume - scritto in modo che chiunque possa capire anche senza possedere una cultura scientifica specifica - affronta la questione della “colonizzazione” sia dal punto di vista della fattibilità tecnologica; sia da quello delle implicazioni socio-psicologiche che comporterebbe; ma anche da quello dei limiti dettati dalle leggi della Fisica e da quelli biologici che il nostro corpo ci impone. Una pa
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