L'Era degli Influencer
Questa è l’Era degli Influencer.
Non ho idea di quanto possa durare, ma è sicuramente il loro momento.
Ma chi sono gli Influencer?
Il termine indica una galassia assai variegata di persone e non potrebbe essere altrimenti.
Semplificando molto, si va da personaggi (vere e proprie star dei social) che hanno milioni di follower sul web e la loro importanza sta tutta nel numero di persone che li segue; a persone con molti ma molti meno follower, ma che basano la loro influenza sulle loro competenze specifiche.
Ciò che accomuna gli Influencer, ad ogni modo, è il fatto che chi li segue si fida di loro. Li tratta da amici e da loro sono trattati come amici.
La conversazione tra un Influencer e i propri follower non si interrompe mai, perché è la relazione in essere tra i soggetti che fa la differenza tra un Influencer e, mettiamo, un generico giornalista, un blogger o un utente medio dei social.
Una relazione che rende l’Influencer un soggetto in grado di influenzare (lo dice il termine) coloro che si fidano di lui/lei.
A quanto detto, si aggiunga il fatto che il mondo della comunicazione così come lo abbiamo conosciuto nel secondo Novecento è superato.
Sono sempre più convinto che l’Era della Testata generalista sia terminata o stia per terminare. In altre parole, la grande Testata giornalistica di un tempo è morta.
Infatti, oggi e da tempo, chi naviga sul Web non parte più dalla Testata, ma dalla ricerca mirata di un determinato contenuto. Ossia, non dà importanza al contenitore generalista, bensì al contenuto specifico e a chi è in grado di suggerirglielo e farglielo scoprire.
Dà importanza al contenuto e a chi quel contenuto ha prodotto e/o a chi glielo ha indicato.
Un tempo si iniziava la propria sessione di navigazione aprendo le homepage dei siti a cui si era più affezionati. Oggi è diverso.
Oggi si è sempre online e si resta collegati, tramite i social, alle persone che più si sentono vicine a sé, al proprio sentire, ai propri interessi.
Si resta collegati alle persone e ai loro contenuti.
Il contenitore generalista, quindi, ha perso di interesse e, con l’interesse, ha perso la capacità di aggregare e di influenzare.
Oggi ad aggregare e influenzare sono, come detto, gli Influencer.
Sono loro le “Testate” del presente (e, forse, del futuro).
È da loro che si parte alla scoperta del mondo. Da loro che prende avvio la conversazione.
Ecco perché il fenomeno degli Influencer non va affatto sottovalutato o frettolosamente liquidato.
E non deve farlo soprattutto chi ha un contenuto da diffondere e non solo chi ha un prodotto da vendere (che, se avveduto, ha già capito l’importanza degli Influencer e se ne avvale).
Anzi, chi ha un contenuto da diffondere, dovrebbe farsi Influencer in prima persona, non delegando più la funzione aggregatrice alla Testata generalista; ovvero, sganciandosi da essa e dalle sorpassate dinamiche da carta stampata e facendosi motore di conversazione in prima persona.
Una strada sicuramente più difficile da quella un tempo tracciata dalle Testate generaliste, in quanto si tratta di andare a cercarsi i follower uno per uno, ma, temo, sia pure l’unica strada davvero percorribile se si vuole che, anche nel futuro prossimo, i propri contenuti siano fruiti da una cerchia di persone un po’ più vasta di quella formata dai propri più stretti familiari.
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