Volantino batte Web

Il post sul sito Pontifex.Roma
La nota vicenda del volantino esposto da don Piero Corsi nella bacheca della chiesa e poi fatto ritirare pare per ordine del vescovo, mi induce a una costatazione molto semplice: il volantino è stato più efficace del Web! 

Le note esposte dal sacerdote (il cui eloquio, a volte, è più consono alle camerate di caserma che non alla sagrestia), infatti, sono copiate da un post a firma Bruno Volpe apparso sul sito Pontifex.Roma, per solito seguito da quanti hanno la mente annebbiata dai fumi dell’incenso e da pochi altri. 

Le posizioni da fanatico religioso di Volpe sono note in molti ambienti, specie in quelli oggetto del di lui odio. 
In tali ambienti, in più di un’occasione, ci si è chiesti se non fosse il caso di esporre denuncia contro il sito, in quanto le opinioni che vi si pubblicano, per molti, andrebbero, spesso, ben al di là del consentito. 

Da tale sito, si ripete, è stato copiato il testo del volantino di Corsi (leggi). 

Ma come mai il testo originale, quello di Volpe, è passato tutto sommato inosservato dai media tradizionali, mentre il volantino ha fatto scandalo? 

Il volantino esposto in bacheca

Il post del sito, invero, era stato segnalato nei social network e, dopo lo scandalo del volantino, è stato citato nei vari articoli apparsi sui media tradizionali, ma in se stesso pare quasi essere, ancora oggi, ininfluente, rispetto al volantino stesso. 

In altre parole, ciò che continua a suscitare clamore è il testo copiato e non il testo originale. 

Perché? 

A tale domanda non saprei dare una risposta certa. 

Forse il volantino è arrivato dritto ai suoi destinatari: le parrocchiane, le quali, giustamente, si sono scandalizzate per le tesi assurde ivi pubblicate; mentre il post sul sito è arrivato solo ai lettori abituali del sito che, si deve supporre, ne condividono i principi. 

Oppure un volantino esposto nella bacheca di una parrocchia ha un credito che non ha un post pubblicato su un sito di fanatici religiosi. 
Ovvero, quel volantino è come se fosse stato firmato dalle più alte gerarchie vaticane per il solo fatto di essere stato affisso in una chiesa e, per questo, ha scandalizzato. 

Una cosa è certa: il volantino è stato più efficace del Web, in quanto è riuscito a raggiungere il suo obiettivo, ossia indurre le donne a riflettere. 

Tale riflessione, però, diversamente da quanto auspicato da chi ha affisso il volantino, non ha portato la maggioranza delle donne (credenti comprese) ad avallare la tesi bislacca che le vorrebbero causa dei femminicidi, in quanto provocatrici, bensì a condannare quanti ancora pensano che le vittime di una violenza, “in fondo, se la sono cercata”. 

Le donne battono i fanatici religiosi 1 a O!

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