L'intervista ritrovata a Steve Jobs
Steve Jobs non amava rilasciare interviste, ragione per la quale i documenti visivi su di lui sono piuttosto scarsi e poco significativi se si pensa che si sta parlando di una delle figure più importanti del mondo contemporaneo.
A un anno dalla morte di Jobs è riemersa da un garage una cassetta VHS contenente un’intervista che Jobs aveva rilasciato nel 1995 a Bob Cringely (che quell'anno stava realizzando la serie Triumph of nerds) e che non è mai stata trasmessa per intero, perché il master è andato perduto.
Ora l’intervista può essere vista integralmente: Feltrinelli l’ha pubblicata in DVD e trascritta in un volumetto introdotto da Riccardo Staglianò.
Il cofanetto è in libreria con il titolo Steve Jobs. L’intervista perduta.
Dall'intervista emerge prepotente la figura di un uomo di incredibile carisma.
Un uomo che sapeva trascinare e motivare i suoi collaboratori.
Un vero leader.
Jobs, nel 1995, è lontano dalla creatura che lo ha reso celebre e ricco: il consiglio di amministrazione di Apple, dieci anni prima, lo aveva costretto alle dimissioni e lui aveva fondato la NeXT e, poi, la Pixar.
Due aziende che gli daranno grosse soddisfazioni e, pare, molti molti soldi...
Eppure, quando, durante l’intervista, si parla di Apple, emerge in Jobs un senso di tristezza per la situazione pessima in cui versa la sua creatura da quando lui ne è stato estromesso.
Non può immaginare, Jobs, che, di lì a un anno, potrà rientrare in Apple per diventarne l’iCeo (come amava definirsi) e rilanciarla sul mercato inventando una serie di prodotti ormai di uso comune, come l’iPod, l’iPhone, l’iPad...
Non immagina la sua “rivincita” sul “board” di Apple, ma è, comunque, persona di incredibile lucidità e lungimiranza: alla domanda di come lui veda il futuro da lì a dieci anni, Jobs risponde, senza il minimo dubbio, che il futuro è il Web (e si ricordi che il Web era nato solo da quattro anni).
Ossia, il futuro è una società nella quale il computer smette di essere una macchina per calcolare, per diventare uno strumento di comunicazione.
Una previsione che altri super manager non hanno saputo fare...
Un documento che vale la pena di essere guardato.
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