L'azienda social

Vivere social di Federico Guerrini edito da Edizioni della Sera! è un utile libretto che spiega come utilizzare a fini commerciali i social network, da quelli più noti come Facebook, YouTube e Twitter, a quelli meno noti al grande pubblico come Foursquare e Slideshare, passando da Flickr e LinkedIn.

Il volumetto non si sofferma, quindi, né sull’uso consueto e privato di tali social network, né si prolunga in spiegazioni tecniche su come si fa a iscriversi e utilizzarli. Il libro è focalizzato, si ripete, sull’uso che un’azienda può fare di tali strumenti per promuovere se stessa e i propri prodotti.

Per ogni social network l’Autore spiega a cosa serva; quali sono le opzioni e le scelte più utili al marketing; quali gli strumenti che la piattaforma mette a disposizione gratuitamente a tutti i suoi utenti e quali, invece, quelli a pagamento; quali sono i “casi di studio” più interessanti.

Un volume indirizzato - per esplicita dichiarazione dell’Autore - non agli “smanettoni”, ma a quegli imprenditori che vogliano affacciarsi al Web 2.0 per aumentare la propria visibilità e le vendide. Piccoli imprenditori che, spesso, non possono permettersi personale dedicato.

Ecco, allora, che vengono spiegate anche cose che, per chi ha pratica di Web 2.0 possono sembrare l’ABC e, il tutto, viene fatto con un linguaggio davvero comprensibile a chiunque.

Interessante, anche a quanti fanno un uso personale dei social network, la descrizione di tutti quegli strumenti che le varie piattaforme hanno pensato e indirizzato ai marchi e alle aziende. Si va dai “brand channel” di YouTube (che costano centomila dollari) ai piani “Pro” di Flickr (due dollari al mese). Alcuni di tali strumenti consentono, a quanti vogliano promuovere la propria attività, di pensare a campagne pubblicitarie davvero alla portate di tutte le tasche (anche di quelle di piccoli e piccolissimi imprenditori).

Un libro, quello di Guerrini, che si spera possa far venire la voglia agli imprenditori italiani che ancora non l’avessero fatto di accedere alle sterminate possibilità offerte dalla Rete, specie dal Web 2.0.


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