Lui è stato il mio professore di matematica al liceo. Una vera carogna: quando mi riconsegnava il compito in classe corretto, mi fissava negli occhi e sconsolato esclamava: «Eppure hai lo sguardo intelligente!» e, ciò detto, mi allungava il foglio protocollo con l’immancabile 4 scritto in rosso. Più o meno un paio di settimane fa mi ha contattato su Facebook e mi ha invitato a casa sua per una pizza. Ho accettato spinto dalla curiosità di vedere come se la passa un «vecchio professore in pensione e vedovo» (come mi ha scritto in chat).
Ho appreso solo pochi minuti fa della morte di Rina Traini in Romagnoli . Una triste notizia che mi ha profondamente colpito. Ho conosciuto la Signora (lo scrivo con la S maiuscola non a caso) Romagnoli anni fa, quando lavoravo per il Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo, di cui, per anni, è stata la vice-presidente. Presidente ne era il Cav. Leonida Pozzi e con loro due ho avuto modo di lavorare per anni gomito a gomito, sempre con l’obiettivo di migliorare le competenze e le skills di coloro che operano nel mondo variegato e multiforme del volontariato bergamasco. La Signora Romagnoli, sulle prime, poteva dare l’impressione di essere una donna burbera e - a tratti - scostante. Non lo era affatto: era una donna piena di attenzioni verso gli altri e, per certi versi, tenera. Ho sempre pensato che quel suo apparire burbera fosse una sorta di difesa, di schermo protettivo, per non mostrare agli estranei proprio la sua tenerezza da chioccia. Mi restano di lei
Sento spesso usare il termine “Uguale” al posto di “Identico”, come se le due parole avessero pari significato. Ma “Uguale” e “Identico” non sono termini intercambiabili, in quanto “ Identico ” significa «Interamente uguale» (s.v. Identico , in V ocabolario Treccani online ); o, come si direbbe in linguaggio giuridico, “copia conforme all'originale”. Forse la confusione terminologica tra “Uguale” e “Identico” deriva da un improprio uso linguistico della logica matematica per la quale se A = A e B = B, allora ne consegue che A ≠ B, dove i simboli = (uguale) e ≠ (diverso), graficamente, indicano, in realtà, ciò che è identico (=) , ossia uguale al 100% e ciò che non-è-identico (≠) , ossia diverso completamente o solo in parte. Ma, nei fatti, pur A differendo da B, spesso A può essere uguale a B proprio in quanto non-identico a B . “ Uguale ”, infatti, indica tutto ciò «Che nella natura, o nell'aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente da un altro
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