Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2010

Natura cittadina

Immagine
Oggi pomeriggio nel parco vicino casa...

Il mistero della bandiera rubata

Immagine
Capisco che riempire un quotidiano locale è operazione faticosa: bisogna sempre trovare un tot numero di notizie di cui scrivere. Capisco anche che in una città tutto sommato tranquilla quale è Bergamo, l’operazione si complica per i colleghi che si occupano di cronaca. Meno faticoso dovrebbe, invece, risultare riempire il sito internet del medesimo organo di informazione, sia perché non ci sono obblighi derivanti dalla foliazione, sia perché si può sempre “pescare” da quanto di meglio si mette in pagina. Ecco, allora, che mi è risultato abbastanza misterioso comprendere la ragione per la quale oggi “L’Eco di Bergamo” abbia scelto di mettere sul suo sito la notizia di una bandiera tricolore rubata a un cartolaio e di segnalare la notizia con un link specifico nella sua newsletter. A meno di non voler suggerire che dietro il “fattaccio” ci siano ragioni eversive di interesse nazionale…

Impossibile festeggiare

Immagine
Fino a quando il potere in Italia sarà in mano al popolo delle SS sarà impossibile festeggiare pienamente la Festa della Liberazione. Il popolo delle SS: Il popolo del Sultano Saltimbanco Il popolo dei Senatori Sudditi Il popolo dei Signor Sì Il popolo dei Senza Sanzioni Il popolo dei Soldi Sporchi Il popolo del Saccheggio Sistematico Il popolo dei Sentimenti Sanguinari

Mi aggiungi come amico?

Immagine
Ecco due foto scattate durante la serata di ieri dedicata a Facebook e gli adolescenti: Mi aggiungi come amico? promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali tramite la Consulta Adolescenti di Seriate. Mi sarebbe piaciuto pubblicare anche le slide, ma, essendoci un sacco di video, “pesano” parecchio. Nella foto: Massimo Rotini , l’Assessore Gabriele Cortesi e il sottoscritto. Massimo Rotini e Danilo Ruocco Massimo Rotini, Gabriele Cortesi e Danilo Ruocco

Inciviltà diffusa

Immagine
In Italia il senso civico di molti cittadini lascia assai a desiderare. C’è, perciò, un’inciviltà diffusa che fa dell’Italia un paese retrogrado e poco degno delle moderne civiltà occidentali. Nonostante sia consapevole della incapacità di molti miei connazionali di comportarsi civilmente, di fronte a atti di palese menefreghismo e arroganza resto sempre sbigottito e me ne chiedo il senso. Ieri sera, aspettando l’inizio del film che volevo vedere, seduto in macchina, conversavo piacevolmente con Massimo. Eravamo fermi nel posteggio della Auchan di Curno, luogo confortevole dove lasciare l’auto quando il posteggio antistante l’UCI Cinema è pieno. A un certo punto un automobilista ha posteggiato la sua auto proprio davanti alla nostra. È salito sul marciapiede con l’auto e l’ha lasciata lì, incurante dei disagi che avrebbe procurato ai pedoni. Mi sono subito chiesto la ragione per la quale avesse compiuto quell’atto incivile, dato anche che il posteggio dove eravamo, oltre

Succedesse anche in Italia

Immagine
Sabato mattina è arrivata la notizia che in un incidente aereo avevano perso la vita molti dei governanti polacchi, compreso il Presidente della Repubblica. Alla notizia ho pensato: “Fuori uno”. Infatti Lech Kaczynski era una persona a cui io non avrei mai stretto la mano, in quanto paladino di “ideali” ripugnanti, come, ad esempio, l’omofobia. A questo primo pensiero si è aggiunto quello che anche in Italia ci sono politici a cui io non stringerei mai la mano, in quanto persone che, non solo sono propalatori di odio (e sull’odio costruiscono la loro “fortuna” politica), ma sono anche dei criminali che non saldano in galera il loro debito con la Giustizia in quanto cambiano le leggi a loro uso e consumo. Non credo di essere l’unico che abbia, in qualche modo, invidiato la fortunata tragedia polacca. Un mio amico mi ha confermato di aver sognato che l’incidente aereo fosse successo in Italia. Ci saremmo tolti dai piedi un sacco di personaggi indecenti. Tengo a ribadire la

Io voto

Immagine
In vita mia sono sempre andato a votare. Ritengo che recarmi alle urne sia il minimo che io possa fare per tenere ancora in vita la debole democrazia in cui vivo. Ammetto che non ho molta fiducia e stima nella e della classe politica italiana, ma ciò non mi impedisce ancora di credere che il mio voto sia necessario .  Necessario non importante o fondamentale. Necessario. Di elezione in elezione scelgo per quale partito votare.  Scelgo quello che più di altri ritengo possa rappresentarmi : possa, cioè, essere portatore della mia voce là dove essa possa avere una possibilità di contare qualcosa. Al momento non esiste il partito politico che mi rappresenti appieno. Il partito da sposare. Esistono partiti di cui, di volta in volta, scelgo di fidarmi. Di affidarmi. Oggi, dopo le ultime Regionali, il numero di coloro che hanno scelto di astenersi è tale da essere diventato la "forza" numero uno in Italia.  Una "forza" debole perché no