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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

La scuola maestra di cittadinanza | Basta finanziamenti alle private!

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Nel 1950 Piero Calamandrei scriveva nel Discorso a difesa della scuola nazionale * delle parole illuminanti sia a proposito del ruolo della scuola pubblica e sia sulla inopportunitĆ  di finanziare, con soldi pubblici, le scuole private. Dopo aver chiesto retoricamente al suo uditorio riunito a Roma “[...] siete proprio sicuri che in Italia noi abbiamo la scuola laica?”, Calamandrei, con poche parole, traccia quella che dovrebbe essere la strada maestra per tutti coloro che ritengono che la scuola formi innanzitutto dei cittadini consapevoli, prima che dei lavoratori o, peggio, dei sudditi:

Ti ripenso nella notte

Ci separano gli anni ci unisce un desiderio forte come il tuo corpo. Ti domino con decisione. Mi inciti supplicando pietĆ . Il tuo seme  profuma di giovinezza. Il mio, dici, sa di allenatore. Ti docci. Ti vesti. Torni a casa. Ti ripenso nella notte.

Adolescente annoiato

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Sono stato un adolescente annoiato. Non che non mi sia divertito (e tanto)! Ma, nel complesso, mi sono annoiato. Ricordo le lunghissime e noiosissime ore a scuola. Una scuola inadeguata a stimolare i miei interessi. Ricordo le (poche) ore passate sui libri di studio pensando ad altro. Ricordo il fastidio di non essere ancora un adulto. Sono stato un adolescente con i capelli! 

Infanzia preWeb

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C'ĆØ stato un tempo in cui non esistevano le macchine fotografiche digitali. Un tempo in cui le fotografie si facevano sviluppare. Un tempo in cui gli scatti non si condividevano sul Web. In quel tempo ho vissuto la mia infanzia. Alla SPA

Fare business con YouTube

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YouTube ĆØ la piattaforma per gestire i video piĆ¹ famosa del mondo. Su YouTube vengono pubblicati video di ogni sorta e dagli utenti piĆ¹ disparati: dallo Youtuber professionista alle istituzioni; dal brand famoso al consumatore che parla del suo ultimo acquisto; dall'insegnante allo studente; dal cuoco che realizza tutorial alla casalinga che vuole mostrare i propri piatti alle amiche… Si puĆ² scegliere di fare un video e pubblicarlo per le ragioni piĆ¹ disparate: per insegnare qualcosa; per divertire chi lo guarda; per sfogarsi; per documentare; per informare… Gli utenti che riescono a creare intorno al proprio canale un certo traffico e una community numerosa possono anche scegliere di “monetizzare” i propri contenuti, ovvero di guadagnare con le visualizzazioni (e interazioni) delle pubblicitĆ  collegate ai video pubblicati. Ma oltre a “monetizzare” i propri contenuti (che devono, per tale ragione, essere originali e rispettare una serie di regole di YouTube), si

Instagram | Comunicare con le immagini

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Sono convinto che, al momento, Instagram sia il social network piĆ¹ interessante tra quelli usati maggiormente (Facebook, Twitter, et similia ). Lo ĆØ perchĆ©  ĆØ di facile utilizzo, in quanto assai intuitivo. si basa sul potere evocativo ed esplicativo delle immagini (e si dice spesso che un’immagine valga piĆ¹ di mille parole…). le immagini possono essere comprese in ogni parte del globo senza bisogno di dover tradurre un testo. favorisce un immediato coinvolgimento.  permette di condividere i propri scatti anche sugli altri social. forse piĆ¹ degli altri social stimola la creativitĆ . Sia che si sia una persona comune, sia che si sia un influencer, o un comunicatore, o una pubblica amministrazione o un brand famoso, vale la pena utilizzare Instagram per comunicare con i propri follower e condividere con loro momenti importanti, piacevoli, significativi… Per usare in modo corretto Instagram e comunicare con il social in modo efficace, si puĆ² leggere un ebook davvero

Non devo parlarti

“Nonna dice che fai male a mamma” rivela tuo figlio. “Sono molto amico di papĆ  e mamma lo sa” spiego. Non sembra convinto. “Nonna dice che sei cattivo e non devo parlati”. “Se non mi parli qui non vengo piĆ¹”. Mi guarda. Capisce che sono serio. Si alza. Viene da me. Mi abbraccia. Stringe forte. “Non sei cattivo” sussurra.

Cannabis: perchƩ legalizzarla

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Il fondatore e segretario di Possibile Giuseppe Civati (detto Pippo ) ha scritto un libro, Cannabis. Dal proibizionismo alla legalizzazione , per spiegare le ragioni del perchĆ© ĆØ opportuno legalizzare la cannabis.  Il volume, ora in libreria, edito da Fandango libri, ĆØ introdotto da Roberto Saviano e spiega assai bene le ragioni dei sostenitori del progetto di legge a favore della legalizzazione della cannabis su cui, da luglio di quest’anno, il Parlamento ĆØ chiamato a discutere e decidere.

Vai subito al punto, grazie!

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La nostra, ormai, ĆØ una societĆ  che comunica per iscritto e, ad esempio, alla telefonata ha, in molti casi, sostituito la chat, magari di gruppo. I messaggi scritti , cosƬ, si sono moltiplicati in modo vertiginoso e, progressivamente, si sono anche fatti sempre piĆ¹ lunghi. Se anni fa una chiamata sul cellulare, causa gli alti costi, era garanzia di brevitĆ , oggi chi scrive sembra associare la gratuitĆ  con la quale accede alle piattaforme di pubblicazione/condivisione con la possibilitĆ  di dilungarsi. Come “Stato” di WhatsApp ho scritto “Vai subito al punto, grazie!” con la speranza che i miei interlocutori lo leggano e agiscano di conseguenza. Devo dire che, perĆ², la battaglia ĆØ persa: molti, troppi, continuano a essere inutilmente prolissi. Per difendermi dalla noia e dal fastidio che gli sproloqui mi provocano ho un metodo infallibile: smetto di leggere ; cancello il messaggio; passo ad altro. E faccio ciĆ² non solo su WhatsApp, Telegram, Facebook et similia

Ho raccontato l'Italia | Intervista a Dario Fo

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A dicembre del 2000 ho avuto la fortuna di poter intervistare Dario Fo . Rileggendo l'intervista mi sono stupito del fatto che gli abbia dato del "tu". Probabilmente me lo aveva chiesto lui, perchƩ, conoscendomi, non avrei mai osato rivolgermi a un uomo di una certa etƠ e, per giunta, Premio Nobel per la Letteratura, dandogli del "tu". L'intervista, pur avendo 16 anni, sembra data ieri, in quanto si fa riferimento a fatti di attualitƠ anche oggi: si parla, infatti, di bombe (quelle dei terroristi) e di Giubileo (quello di papa Giovanni Paolo II)... Ho raccontato l'Italia Di Danilo Ruocco in "Il Nuovo Giornale di Bergamo", 23 dicembre 2000

Le tue voci

Quando leggi le favole a tuo figlio la voce si riempie di tenerezza. In palestra ĆØ aggressiva e metallica. Con me supplichevole, calda e sensuale. Le tue voci mi eccitano al pari dei tuoi glutei .

Immagini dal passato | 11 ottobre 2000

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Stavo cercando nei miei CD-Rom il testo di un'intervista che ho fatto nel 2000 a Dario Fo e ho trovato una cartella contenente delle foto che mi hanno strappato un sorriso misto a qualche lacrima (in quanto nonno Marco non c'ĆØ piĆ¹ da qualche anno e zio Ruben ĆØ morto il 18 agosto scorso). Le foto furono scattate l'11 ottobre 2000 (ossia 16 anni fa!) Ho deciso di condividerle con voi... Nonno, io e zio Nonno, mamma e zio PapĆ 

Quando Dario Fo vinse il Premio Nobel per la Letteratura

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La dedica che Dario Fo mi ha fatto Quando Dario Fo vinse il Premio Nobel per la Letteratura io collaboravo con una rivista ("PiĆØ di pagina") edita da un editore siracusano che mi telefonĆ² subito e mi chiese un articolo da pubblicare nel numero successivo. Avevo ripubblicato l'articolo in una delle prime versioni di questo sito e, tra un cambiamento e l'altro, si ĆØ cancellato. Nel giorno della morte di Dario Fo e dell'annuncio della vittoria del Premio Nobel per la Letteratura di Bob Dylan (citato nel mio articolo) sento la necessitĆ  di ripubblicare quanto avevo scritto nel 1997. GUARDA CHE FO COL NOBEL... Di Danilo Ruocco In «PiĆØ di pagina», nn. 4-5, ottobre-novembre, 1997. Si ĆØ piĆ¹ volte ripetuto, in questi giorni, che il Premio Nobel per la Letteratura, conferito a Dario Fo, ha sorpreso un po’ tutti, indignando alcuni, riempiendo di gioia altri. Personalmente, appena ho appreso la bella notizia, ho subito esclamato: «Finalmente!».  F

La Rabbia e l'Orgoglio torna in edicola

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La copertina come la volle la Fallaci A 15 anni dalla sua prima edizione e a 10 dalla scomparsa dell’Autrice, La Rabbia e l’Orgoglio di Oriana Fallaci resta, purtroppo, un libro attuale. Chi, perĆ², pensa che la Fallaci avesse doti profetiche non solo ĆØ in errore, ma fa torto proprio alla Fallaci che, semmai, era un’esperta Cronista. Il libro della Fallaci ĆØ ancora attuale, quindi, non perchĆ© la Scrittrice avesse doti divinatorie, ma perchĆ© in 15 anni la Cronaca (quella degli eventi che ci coinvolgono tutti) non ĆØ mutata. Non lo ĆØ nonostante “l’urlo” della Fallaci, la sua “chiamata alle armi”.

Ti prendo con rabbia

Mi massaggi i piedi e dici che hai voglia. Sono solo un diversivo? mi chiedo e fingo indifferenza. Hai fretta di andare in palestra. Sei eccitato.  Ma fingo indifferenza. Ti spogli. Ti offri. Mi nego. Insisti e mi tocchi. Cedo e ti prendo con rabbia .

Ecco perchƩ Usuale e Normale non sono sinonimi

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Lo so: Usuale e Normale vengono comunemente usati come sinonimi. Nelle righe che seguono spiegherĆ² perchĆ©, a mio avviso, i due termini non siano affatto sinonimi intercambiabili e come possa addirittura essere pericoloso usarli proprio in funzione di sinonimi.

A che servono Regioni e Senato?

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Leggendo la Riforma costituzionale che il 4 dicembre il Referendum dovrĆ  confermare o annullare, ci si chiede quale effettiva utilitĆ  potranno avere le Regioni e il Senato dato che tutto, se la Riforma venisse confermata, passerebbe sostanzialmente nelle mani decisioniste del Governo o della Camera dei Deputati, che, a causa dell’ Italicum , corre il rischio di diventare ancillare rispetto al Governo.

Gelosie

“Quando sei qui, ĆØ felice” ammette. Illumino un sorriso. “Sono gelosa” confessa. Entri e ti percuote. Resti immobile. Stringi i pugni, ma resti immobile. Tuo figlio piange. “Non ĆØ niente” dico e lo porto via. Dalla portafinestra  vi guardo fare l’amore. Sono geloso.