La vita oltre lo schermo

Non sono qui a cantare vittoria dopo i primi risultati. Sono qui per informarvi. Per dirvi che ci sono stati dei progressi. Sì, ci sono stati dei progressi significativi!
Come sapete, ho sempre sostenuto che il loro pieno recupero sia possibile. Forse non di tutti, ma sicuramente di quelli che danno segni di essere più reattivi agli stimoli.
Lo so cosa pensate! Lo so che dite sempre che reagire alla vista del cibo è reazione animale e non umana, ma io sono qui per annunciarvi che si può andare oltre. Sì, oltre!
Io sono andato oltre.
Da un mese, sono andato oltre. D’altro canto lo sapete che non mi sono mai rassegnato all’idea che Piero non reagisse più agli stimoli esterni. E, allora, ci ho provato.
Da un mese lo sto sollecitando di continuo con stimoli facili da capire.
La tecnica è semplice e potete sperimentarla anche voi: per catturare la sua attenzione, mando al suo smartphone un conto alla rovescia di dieci secondi, al termine del quale dico quello che voglio comunicargli. Glielo dico con poche e chiare parole, ma glielo dico.
I primi due giorni era quasi impossibile fare in modo che Piero alzasse gli occhi dallo schermo, ma al terzo giorno, al termine del conto alla rovescia, Piero ha alzato la testa e mi ha cercato con lo sguardo per sentire cosa avessi da dirgli. “La pappa è pronta” gli ho detto e lui ha capito al volo.
Con il passare dei giorni, ho notato che le sue reazioni sono via via state più pronte: non aspettava più che il conto alla rovescia terminasse per cercarmi con gli occhi, ma dopo i primi secondi era già pronto a permettermi di dirgli quello che avevo da dirgli.
Sì, cari amici, nell’ultimo mese sono riuscito a comunicare con Piero senza bisogno di mandargli messaggi di testo. Ho solo dovuto attirare la sua attenzione con un semplice strategemma, ma, una volta che ho avuto la sua attenzione, sono riuscito a parlare con lui.
Ma, cari amici, non è tutto: il grosso viene ora. Qualcosa che ci fa davvero sperare che il pieno recupero sia possibile.
Ieri Piero ha parlato! 
Dopo che il conto alla rovescia era partito, ha alzato la testa dal monitor e mi ha parlato. “Papà pappa” mi ha detto. Non l’ho sognato! Ha proprio detto: “Papà pappa”.
Vi confesso che ho pianto per la gioia. Erano anni che non diceva più una parola.
Sì, cari amici, i nostri figli possono tornare alla vita! Dobbiamo solo aiutarli a capire che anche fuori dallo schermo c’è qualcosa che li può interessare.
Glielo dobbiamo: in fondo, se hanno piegato la testa suoi monitor è anche per colpa nostra; perché non avevamo più tempo di dare loro quello di cui avevano bisogno. Il nostro affetto. Le nostre attenzioni. Le nostre parole.
Ora dobbiamo fare marcia indietro e dobbiamo prenderci cura di loro. Dobbiamo far tornare i nostri figli alla vita.
E vi assicuro che sentire la loro voce è una gioia indescrivibile. Indescrivibile.

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