Perdere i dati


In Inghilterra un oscuro impiegato informatico ha scaricato su dischetti i dati personali di 25 milioni di cittadini e li ha spediti via posta a un altro ufficio governativo. Il pacchettino è andato perso (succede anche in Gran Bretagna) e ora quei dati sensibili (con tanto di numeri di conti correnti e digitalizzazione di firme) sono a disposizione di chi li trova. 
Con un mese di ritardo è stato informato il Governo e il Parlamento. 
Il Direttore Generale dell’oscuro impiegato si è dimesso. 
L’Inghilterra è nel panico: milioni di cittadini vogliono chiudere i loro conti correnti. L’oscuro impiegato è protetto in luogo segreto dalla polizia. (Notizia letta sul “Corriere della Sera” di oggi).

Commenti e riflessioni: non ho idea di come si svilupperà la vicenda in Inghilterra. 
In Italia, forse, il Direttore Generale non si sarebbe dimesso. Il nome dell’oscuro impiegato sarebbe saltato fuori in un battibaleno e il medesimo sarebbe stato dato in pasto ai giornalisti, avrebbe partecipato a una trasmissione TV, avrebbe pianto, sarebbe stato perdonato e tutto sarebbe tornato alla normalità: i nostri dati sensibili gestiti con allegria e leggerezza da chiunque. 
Nessuno si sarebbe preoccupato di chiudere il conto corrente perché è diffusa la sensazione che a rubarci i soldi ci pensino direttamente le banche.

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