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Visualizzazione dei post da settembre, 2005

Quesiti di innocenza

A e B commettono il reato C nell’anno 1. Nell’anno 5 A e B vengono indagati per stabilire se, nell’anno 1, hanno commesso il reato C . Nell’anno 10 A viene condannato per aver commesso il reato C . Nell’anno 15 viene approvata una legge che dice che il reato C non è più un crimine e quindi si è trasformato nel non reato C . Nell’anno 16, facendo finta di ignorare che B ha commesso il reato C nell’anno 1, B viene riconosciuto innocente perché, nell’anno 15, il reato C è diventato il non reato C . Primo quesito: B è davvero innocente? Secondo quesito: A , che nell’anno 10 era stato giudicato colpevole, è ora innocente?

L'amore per corrispondenza

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Chi crede che Internet abbia inventato una modalità nuova di amarsi e relazionarsi (roba in stile C'è posta per te ), forse ignora che l'amore per corrispondenza è fatto antico .  E non penso solo a matrimoni combinati per posta tra persone che a stento si conoscevano e spesso vivevano in città distanti l'una dall'altra. Penso, invece, a relazioni nate e sviluppatesi di lettera in lettera tra persone che nulla sapevano l'una dell'altra se non lo pseudonimo usato dal corrispondente.  Ovviamente, al posto dell'odierna e-mail, c'era il numero di una casella postale. E ieri come oggi, il completo anonimato favoriva lo scambio di confidenze e l'apertura di sé all'altro. Per fare un esempio concreto, ricordo il caso dello scrittore Federico Tozzi che, nel novembre del 1902, lesse su un giornale l'annuncio di una «Giovane signorina», che si firmava Annalena, desiderosa di intraprendere una corrispondenza.  Tozzi rispose all'